È di un paio di giorni fa la notizia secondo cui il comitato “Sì, aboliamo la caccia” avrebbe raccolto le 500 mila firme necessarie per proporre il referendum che chiamerebbe gli italiani a esprimersi sull’abolizione di parte della legge 157/92. Le associazioni venatorie riconosciute, unite nella Cabina di regia del mondo venatorio, hanno commentato l’accaduto, invitando i cacciatori alla calma e spiegando l’iter necessario perché il referendum possa essere effettivamente approvato.
«Una volta raccolte le firme», ha commentato la Cabina di regia, «i quesiti referendari devono superare un doppio vaglio: dell’Ufficio centrale per il referendum istituito presso la corte di Cassazione, per l’esame della validità delle firme presentate, con la novità delle firme elettroniche e la modalità di raccolta e successivamente della Corte costituzionale, per verificare il rispetto dei limiti costituzionali».
La Cabina di regia ha annunciato anche che, qualora le firme siano considerate sufficienti e il quesito idoneo, le associazioni sono pronte, insieme con il Cncn, a dare vita a una valida campagna di sostegno per il “No”.