Il mercato dei cannocchiali di puntamento per carabina è quantomai vario, sia per numero di aziende, sia per disponibilità di modelli. I quali, spesso, presentano caratteristiche specifiche per alcuni tipi di impiego. In particolare, molte aziende produttrici propongono in vendita specifici modelli definiti “rimfire”, destinati elettivamente all’impiego con carabine di piccolo calibro, principalmente in .22 lr ma anche negli altri calibri a percussione anulare, come potrebbero essere il .22 magnum o il .17 Hmr. Ma cosa differenzia un cannocchiale “rimfire” da un cannocchiale “normale” per carabina?
Le differenze
L’uso di carabine a percussione anulare si differenzia in diversi aspetti dall’uso di carabine di grosso calibro per la caccia o il tiro sportivo e i cannocchiali specificamente definiti “rimfire” tengono in qualche misura conto di queste differenze. La prima differenza è relativa alle distanze di ingaggio dei bersagli: normalmente con una carabina in .22 lr si spara a 50 metri, con una di grosso calibro tra i 100 e i 300 metri e oltre. Se il cannocchiale ha parallasse fissa, in un modello “rimfire” quest’ultima sarà regolata in modo da consentire la messa a fuoco perfetta a distanza di 50 metri, appunto, anziché (come spesso avviene con i cannocchiali standard per carabina di grosso calibro) a 100 metri. Se, invece, il cannocchiale ha parallasse regolabile, allora la distanza minima di messa a fuoco sarà di 10 metri/10 yard e sarà presente un buon numero di riferimenti intermedi sulla distanza tra 10 e 50 metri/yard. Altra differenza dei cannocchiali “rimfire” rispetto a un cannocchiale standard è la distanza focale (cioè la distanza ottimale tra occhio e lente dell’oculare): le armi a percussione anulare hanno un rinculo minimo, se non inesistente, quindi è possibile accorciare la distanza focale senza rischio di ferite all’arcata sopracciliare per l’urto del bordo dell’oculare a causa del rinculo. Tenendo presente che molte carabine rimfire sono anche discretamente compatte per l’impiego da parte dei giovani, una ridotta distanza focale va a vantaggio dell’ergonomia durante il puntamento.
Il fatto che una carabina a percussione anulare sia praticamente priva di rinculo, consente anche ad alcuni produttori di proporre cannocchiali “rimfire” a un costo molto contenuto, semplificando al massimo la struttura meccanica (che non dovrà sostenere sollecitazioni elevate) e facendo ampio ricorso al polimero per molte componenti. Questo non significa che tutti i cannocchiali “rimfire” siano economici, né che tutti i cannocchiali “rimfire” siano concettualmente fragili o più deboli rispetto a un cannocchiale standard. Tuttavia, per tutte le ragioni sopra esposte, è opportuno che un cannocchiale “rimfire” sia utilizzato specificamente con armi a percussione anulare e che non venga destinato né alle carabine di grosso calibro, né alle carabine ad aria compressa a molla e pistone ma, eventualmente, solo alle Pcp.