La velocità è potenza. Questa affermazione forse non è la più esatta in assoluto in termini fisici e ingegneristici, ma per molti è un modo semplice, e anche affascinante, di pensarla. Così, una volta o l’altra è capitato a tanti di interrogarsi, e magari di scommettere con gli amici, su quale sia l’automobile più veloce, l’aereo più veloce, il motoscafo più veloce e… naturalmente, il proiettile più veloce!
Il quesito è stuzzicante, in particolare, per quanto riguarda i calibri per pistola o revolver: infatti, alle prestazioni assolute in termini balistici, si oppongono ben precisi limiti dimensionali, necessari a far sì che l’arma sia effettivamente “da pugno”. Anche se, in realtà, alcune moderne armi corte “magnum” di “tascabile” hanno ben poco…
Ma insomma, quindi, qual è o quali sono i calibri in assoluto più veloci, utilizzati dalle armi corte?
I confini dell’indagine
Occorre premettere che per stilare una “vera” classifica dei calibri per pistola più veloci, il primo requisito è quello di “non barare”, quindi è quello di non considerare calibri nati per carabina e utilizzabili in teoria anche con l’arma corta (pensiamo alla pistola monocolpo Thompson Center Contender, che in pratica ha canne di ricambio in qualsiasi calibro per arma corta o lunga), così come il secondo requisito è quello di considerare caricamenti commerciali convenzionali e non speciali caricamenti custom con proiettili, magari, leggerissimi per il calibro. Alcuni sperimentatori statunitensi, per esempio, hanno caricato il classico 9×19 mm parabellum con proiettili senza piombo del peso di soli 50 grani e sono riusciti a ottenere velocità superiori ai 2.000 ft/sec (610 m/sec). Allo stesso modo, è fuorviante considerare nella nostra piccola e personale indagine anche i cosiddetti wildcat, cioè calibri realizzati artigianalmente e non disponibili a livello industriale: ne spuntano come i funghi almeno due o tre ogni anno…
La classifica
Se parliamo, invece, di calibri “nati” per l’arma corta e disponibili in commercio con caricamenti convenzionali o, comunque, originali di fabbrica, è comunque possibile stilare una classifica tra i più veloci in assoluto.
Uno dei posti di vertice, se non il primo, di questa classifica è ancora oggi appannaggio del .221 Fireaball, creato dalla Remington arms company nel 1963 per il Varmint, cioè la caccia ai nocivi. In realtà è a tutti gli effetti un calibro per arma corta, ma possiamo definirlo “di confine” o “border line”, visto che l’arma che è stata sviluppata per camerarlo, la pistola Remington Xp100, è in pratica una versione “corta” con impugnatura a pistola del movimento bolt-action Remington per carabina. Con canna lunga fino a 14,5 pollici, l’arma comunque consentiva di avere velocità vicine ai 900 metri al secondo per questo “micro-missile” derivato dimensionalmente dalla famiglia .222-.223 Remington, più precisamente 898 metri al secondo con palla Soft point di 45 grani, 857 con palla di 50 grani e 820 con palla di 55 grani.
Al secondo posto in classifica c’è un calibro per revolver, molto più moderno rispetto al .221 Fireball, realizzato in collaborazione tra Smith & Wesson e Hornady: è il .460 Smith & Wesson magnum, presentato nel 2005. Con palla di 200 grani, il .460 Smith & Wesson è in grado di raggiungere la velocità di 700 metri al secondo, che diventano 610 con palla di 260 grani, sparati in canna lunga 8 pollici e 3/8 (ma esistono versioni del revolver Smith & Wesson con canne lunghe anche oltre 12 pollici).
Il terzo classificato della nostra analisi spannometrica è già un calibro più “normale” per arma corta, nel senso che è camerato in una pistola semiautomatica con caricatore bifilare: parliamo del 7,5 mm Fk, una cartuccia del tutto originale realizzata dalla ceca Fk Brno per l’altrettanto atipica pistola semiautomatica “Field pistol” della stessa azienda. La cartuccia è caricata di fabbrica con una palla monolitica espansiva del peso di 95 grani, che viene spinta alla velocità dichiarata (in canna lunga 152 mm) pari a 610 metri al secondo.