L’operazione Paladini del territorio è un’iniziativa nata dal desiderio del mondo venatorio di contribuire alla preservazione e alla cura dell’ambiente e che nel corso delle due edizioni precedenti ha contribuito ad avvicinare le comunità presenti sui territori a quelle venatorie. Per il 2024, l’iniziativa si è ampliata, trasformandosi in una vera e propria piattaforma atta ad accogliere tutte le iniziative di volontariato organizzate dalle sezioni venatorie locali e nazionali, senza più alcun limite temporale.
«Il successo che l’operazione Paladini del territorio sta riscontrando in termini di adesioni anche per questo terzo anno ci conferma, ancora una volta, che il desiderio del mondo venatorio di porsi al servizio della comunità in cui si inserisce è reale e tangibile», ha commentato Maurizio Zipponi, presidente di Fondazione Una. «Crediamo che quello del cacciatore sia un ruolo chiave, a livello sociale, e iniziative come quella dei Paladini, a tutela e salvaguardia dell’ambiente, del territorio, delle comunità, sono l’esempio concreto di una rinnovata autopercezione del mondo venatorio. Deve essere questo il punto di partenza per una promozione convinta di un modello di caccia nuovo, sostenibile, responsabile».
Anche per questa edizione, Fondazione Una può contare sul supporto di Federcaccia, Enalcaccia e Arcicaccia, oltre che su quello di Assoarmieri, che con la fondazione è promotore di un progetto nazionale di divulgazione e promozione di un modello sostenibile di caccia rivolto alla rete delle armerie nazionali, fondamentale luogo di incontro per i cacciatori a livello locale.
Nei primi due mesi di apertura delle iscrizioni, nel 2024, sono già state oltre 50 le iniziative candidate, per un totale previsto di più di 600 ore di lavoro donate alla comunità dai cacciatori, che saranno impegnati in diverse attività di volontariato, dal ripristino di aree verdi inquinate alla raccolta rifiuti, fino ad attività di divulgazione. Per iscriversi nella seconda tranche di adesioni, in partenza da aprile, le associazioni possono compilare il modulo disponibile nella pagina dedicata sul sito di Fondazione Una.