Usa: senatore anti-armi condannato per corruzione

Il senatore statunitense Robert Menendez, alfiere del gun control negli ultimi trent’anni, è stato condannato in primo grado per diversi capi di imputazione relativi a corruzione. Rischia oltre 200 anni di carcere

Il senatore democratico del New Jersey Robert Menendez, tra i più attivi nel Parlamento statunitense in relazione a misure restrittive sull’acquisto e sul possesso legale di armi, è stato condannato in primo grado per corruzione: l’inchiesta aveva preso il via a fine 2023 e adesso i giurati hanno raggiunto un verdetto di colpevolezza per 16 capi di imputazione. Se sarà irrogata la massima sanzione prevista, il politico rischia oltre 200 anni di reclusione. Menendez è ex presidente della Commissione per gli affari esteri del Senato e, infatti, alcune delle accuse a lui rivolte riguardano aiuti illegali al governo egiziano per ottenere milioni di dollari da un fondo di investimento del Qatar. Menendez si è dichiarato non colpevole, sostenendo che le “regalie” ricevute (da auto di lusso a lingotti d’oro eccetera) non abbiano implicato specifiche azioni da parte sua, ma i procuratori che hanno condotto l’inchiesta hanno definito “scioccanti” i livelli di corruzione emersi nelle indagini, concludendo che “questa non era la “solita” politica, era politica a scopo di lucro”.

Menendez era sostenuto da svariati gruppi dedicati al Gun control, tra cui Everytown, quello fondato da Michael Bloomberg: il suo impegno contro la diffusione legale di armi, oltre a implicare il sostegno a ogni disegno di legge in materia degli ultimi trent’anni, ha riguardato anche pressioni su Youtube perché eliminasse i video tutorial didattici sulle armi da fuoco. Il senatore Menendez era già stato coinvolto in una inchiesta per corruzione nel 2017, ma il processo era finito in nulla perché i giurati non erano riusciti a raggiungere un verdetto unanime. I legali del politico hanno dichiarato che presenteranno ricorso in appello.