Western Australia: il governo per Natale regala… un gun ban!

Il governo del Western Australia, appena prima di Natale, ha pubblicato un nuovo regolamento sulle armi da fuoco, che restringe ulteriormente il possesso di armi ad “alta capacità”. Le associazioni di categoria protestano

Decisamente un pessimo regalo di Natale quello presentato ai legali possessori di armi da parte del governo dello stato del Western Australia, per di più a quattro giorni dal Natale e senza la benché minima concertazione preventiva con le associazioni di categoria: un nuovo regolamento sulle armi da fuoco che, manco a dirlo, interviene in modo ancor più restrittivo sulle armi detenibili.

In particolare risultano vietate, secondo il nuovo regolamento, le carabine semiauto con caricatori amovibili con sgancio a leva o pulsante, nonché la maggior parte delle carabine a leva e a pompa in calibro .22 lr, perché il nuovo limite al serbatoio di questo tipo di armi è stato portato a 10 colpi e non sono ammessi sistemi di limitazione di serbatoi di maggior capacità. Il limite a 10 colpi si applica anche alle carabine a percussione centrale, anche se in questo caso riguarda un minor numero di modelli. Le carabine a otturatore girevole-scorrevole e straight-pull sono invece limitate a 5 colpi. Persino per le armi ad aria compressa semiautomatiche sono state introdotte pesanti restrizioni, con spostamenti di categoria per questo tipo di carabine. I fucili a pompa a percussione centrale e canna liscia sono stati proibiti per le competizioni sportive, allineando con ciò il Western Australia con gli altri Stati della federazione, che li avevano già vietati dal 1996. Restrizioni anche per i collezionisti, le armi corte con meno di 50 anni sono adesso vietate e le altre armi corte saranno consentite solo sulla base di criteri “storici”. Ciò significa, per esempio, che non sarà più consentito il collezionismo per esempio di repliche di armi corte del West, cosa che aveva avuto nel tempo una certa diffusione in quanto gli esemplari originali, oltre che rari, sono molto più costosi. Anche i criteri per la custodia delle armi sono stati inaspriti a un livello tale da essere stati giudicati “irrealizzabili”.

Le associazioni di categoria, come la Western australian firearms community alliance e la Shooters union, hanno criticato aspramente sia i contenuti del provvedimento, sia le modalità di pubblicazione, senza alcun preavviso e a pochi giorni dalle festività natalizie: “Questo è tipico del governo laburista, hanno inventato regole senza senso e piene di odio e poi non si sono preoccupati di chiedere il parere delle principali organizzazioni di categoria, probabilmente perché già sapevano dove avremmo detto loro di infilarsele”, ha dichiarato senza mezzi termini Steve Harrison, rappresentante della Shooters union.