Grazie a uno scoop del Wall street journal il velo di segretezza è stato lacerato e si è scoperta l’esistenza di questa versione particolare del missile Hellfire utilizzato dalla Cia
Si tratterebbe di una variante a testata cinetica modificata del noto missile anticarro Hellfire ossia, priva di testata esplosiva, studiata per minimizzare i rischi di danni collaterali e utilizzata a partire dal 2017 dalla Cia, lanciato dai droni Ucav Predator e Reaper.
In effetti e a seguito dell’analisi dei resti di alcuni veicoli in cui leader di Al Qaeda sono stati eliminati “chirurgicamente”, non si notavano segni di esplosione, ma solo un preciso foro di ingresso sopra il tettuccio in corrispondenza del posto occupato dal “bersaglio” e questo ha fatto insorgere seri dubbi su una nuova arma di precisione di natura misteriosa.
Il nuovo Hellfire Agm-114 R9X ha però una particolarità: pur essendo privo di testata esplosiva è dotato di sei lame estensibili automaticamente dopo il lancio, questo per compensare in qualche modo una eventuale imprecisione centimetrica: tale dotazione gli ha valso il soprannome di “Flying Ginsu” in riferimento a una nota marca di coltelli da cucina pubblicizzata negli Usa nei primi anni ’80. Un'arma similare e sempre priva di testata da guerra, era stata presa in considerazione per eliminare Osama Bib Laden nel compound di Abbottabad in Pakistan, prima di decidere per l’invio del team dei Navy Seal.
Alcune considerazioni: sicuramente la notizia non è un leak casuale, dietro probabilmente vi è il beneplacito del Dipartimento della difesa che forse, visto l’uso sempre più frequente dell’arma, non poteva tacere più a lungo come anche l’opportunità, di esercitare una discreta pressione psicologica sul nemico. Il missile ha comunque dimostrato una precisione superiore a quanto dichiarato o immaginato sino a ora: se non si tratta di un nuovo sistema di guida (laser), si tratta probabilmente di un sistema migliorato.