Nell’incontro promosso dall’ordine degli avvocati di Messina, un coro di “no” alla riforma della legittima difesa voluta dalla Lega
È una bocciatura pressoché totale quella espressa nei confronti della nuova normativa sulla legittima difesa nel corso dell’incontro promosso dall’ordine degli avvocati di Messina, al quale hanno partecipato il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Messina, Vincenzo Ciraolo, il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Genova, Alessandro Vaccaro, il Gip presso il tribunale di Messina Maria Giovanna Vermiglio e Filippo Massimo Marchese della Camera penale Pisani-Amendolia di Messina.
Secondo i relatori, la riforma è da bocciare perché eliminerebbe il “filtro” del giudizio dei magistrati e delle indagini, affidando “quasi esclusivamente alle testimonianze il riscontro alle denunce”, come riferito dal quotidiano locale on-line TempoStretto.
Particolarmente critiche le voci, in particolare, sull’impianto generale della riforma, ritenuta “figlia di un clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni”, che avrebbe il torto di alimentare, amplificandolo. “Non può passare il messaggio che ognuno può farsi giustizia da solo in casa propria”, avrebbe affermato l’avvocato Vaccaro secondo TempiStretti.