Il problema è sul tappeto ormai da diversi anni: il personale delle forze dell’ordine è autorizzato dalla legge a portare la propria arma d’ordinanza anche fuori servizio (e sono innumerevoli i casi nei quali un carabiniere o poliziotto o finanziere fuori servizio ha sventato reati), ma le armi individuali attualmente in dotazione sono concepite per il porto in fondina esterna e hanno dimensioni e pesi poco compatibili con gli abiti borghesi, in special modo d’estate, quando cioè gli abiti sono più leggeri. Per consentire agli agenti di pubblica sicurezza di portare un’arma diversa, personale, fuori servizio occorre che il singolo agente ottenga il porto di pistola per difesa personale che, tuttavia, le prefetture oggi non intendono rilasciare.
Per ovviare a questo problema, la senatrice di Fratelli d’Italia Domenica Spinelli ha presentato in Senato il ddl n. S848, con il quale in sostanza si intende equiparare l’agente di pubblica sicurezza alle altre figure previste dall’articolo 73 primo comma del regolamento di esecuzione al Tulps (cioè magistrati, prefetti, vice prefetti, ufficiali di pubblica sicurezza eccetera), consentendo anche agli agenti di Ps di portare armi diverse da quelle d’ordinanza, senza licenza.
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