“Non sono sorpreso dall’alleanza tra cacciatori e associazioni ambientaliste”. Con i cacciatori continua “abbiamo sviluppato un buon confronto. Rappresentano una parte indispensabile degli obiettivi che dobbiamo cogliere. Stando sul territorio, fanno parte integrate del lavoro del ministero dell'Ambiente, che è quello di ristabilire un equilibro tra uomo e ambiente, anche unendo associazioni con storie e identità diverse, come dimostra l'iniziativa di oggi”. Con queste parole il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha introdotto il suo intervento, all’interno del quale ha spiegato che “una nuova concezione dell'ambiente è volano per lo sviluppo. La cultura ambientale è la spinta per far ripartire il Paese” e bisogna partire dai più giovani che il ministro ha definitivo “nativi ambientali” “Una generazione, cioè, che ha un rispetto innato dell'ambiente, dobbiamo arrivare nelle scuole e in ogni luogo dove ci sono giovani. Sono convinto che se vogliamo risolvere gran parte dei problemi ambientali di questo Paese”.
All’iniziativa sono arrivati anche il plauso e alcuni contributi di merito di diversi esponenti del governo. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, nel suo messaggio ha annunciato “l’impegno di istituire presso il suo ministero un gruppo di lavoro dedicato agli illeciti in materia agroalimentare”.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si è detta “certa che questa nuova cooperazione avviata tra cacciatori, ambientalisti e mondo universitari si rivelerà vincente per superare le attuali conflittualità e confrontarsi sulle varie problematiche in maniera serena. Solo attraverso un’alleanza costruttiva, infatti, sarà possibile affrontare le molteplici e complesse situazioni che quotidianamente coinvolgono l’ambiente e la gestione del territorio”.
Nel suo messaggio il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina ha parlato di sostenibilità ambientale, ricordando il DDL appena approvato sul consumo del suolo e ha ribadito come la centralità di questi temi sia sottolineata anche dai contenuti di Expo 2015”. A questi si è infine aggiunto il messaggio dell’europarlamentare Paolo De Castro in sostegno dell’iniziativa.
“La giornata di oggi dimostra che si possono fare iniziative positive e convergenti, che non siano scontro di interessi contrastanti, ma che possano trovare delle sintesi utili al nostro ambiente e alla nostra economia”, ha spiegato Maurizio Zipponi, coordinatore del gruppo di lavoro dell'iniziativa. “Il mondo ambientalista, delle aree protette, agricolo e venatorio, coinvolgendo il sistema delle imprese già presenti nella filiera produttiva, attraverso parole chiave come: ambiente, legalità e lavoro propongono un cambiamento culturale senza rinunciare alla propria autonomia, mettendo in sinergia idee e progetti in cui, i valori tradizionali delle comunità, il presidio del territorio e le nuove attività green diventano un agire moderno per il benessere dell'uomo in equilibrio con l'evoluzione della natura” ha spiegato Zipponi che così continua “Il carattere dell’iniziativa è quindi molto concreto e innovativo. Ognuno di noi si misura con esperienze e risultati messi a fattor comune con la consapevolezza che nell’anno di Expo il passaggio fondamentale è che con un approccio condiviso e una forte unità possiamo invertire la tendenza sulle principali minacce all’ambiente, come il consumo del suolo e generare nuova economia, far nascere start up e generare lavoro”.
Partendo da tale consapevolezza e allo scopo di ricercare un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente, costruito nella legalità, capace di generare nuove opportunità per l’economia e l’occupazione, questa mattina sono stati presentati 5 progetti concreti di collaborazione tra soggetti diversi che per la prima volta si impegnano a ricercare insieme soluzioni coerenti con l'utilizzo parsimonioso e conservativo delle risorse naturali, nel massimo rispetto delle generazioni attuali e future.
I progetti in questione affrontano le seguenti tematiche: la salvaguardia dell’orso marsicano, la costruzione del registro nazionale degli ungulati selvatici, l’importanza della biodiversità e la gestione della fauna selvatica, lavalorizzazione delle eccellenze alimentari derivanti da pratiche venatorierispettose della legge, la costruzione di una governance europea in materia faunistica.
Ciascuna di queste iniziative avrà ricadute concrete su ambiente, legalità e lavoro: contrasto del bracconaggio, azioni di conservazione della fauna e di prevenzione su incidenti stradali e danni all’agricoltura causati da alcune specie animali, diffusione di sistemi di produzione agroecologici che valorizzino la biodiversità per un uso compatibile delle risorse territoriali, maggiori garanzie in termini di sicurezza alimentare e tutela della salute umana ed animale, valorizzazione delle più efficaci ed efficienti esperienze di governance nei vari Paesi europei in materia di gestione faunistica, creazione di attività produttive in materia alimentare basate su un corretto equilibrio tra uomo e natura.