L’Anpam (Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportive e civili) è la prima associazione nazionale di produttori di armi e munizioni riconosciuta come Organizzazione non governativa in ambito Onu. È stata, infatti, ammessa come Ong presso il Consiglio economico e sociale (Ecosoc) dell’Onu, con status consultivo “speciale”. “L'importante riconoscimento”, si legge nel comunicato, “arriva grazie al costante impegno professionale dell’Associazione, profuso nella partecipazione attiva in tutte le discussioni tecniche e legislative in materia di armi e munizioni affrontate alle Nazioni unite. È il primo caso al mondo nel quale ad una associazione nazionale di categoria che rappresenta i produttori di armi e munizioni civili e sportive viene conferito lo status ngo Special. Risultato che premia l'impegno ultratrentennale dell'Anpam, che fin dalla sua fondazione aderisce al sistema Confindustria. Grazie a questo nuovo ruolo l'Associazione potrà partecipare a pieno titolo ai lavori degli organismi internazionali, depositare note scritte e predisporre interventi orali, richiedere consultazioni con Ecosoc e organi sussidiari in merito alle problematiche di interesse del comparto. Sin dalla sua costituzione Anpam intrattiene rapporti a livello nazionale, europeo e internazionale con le varie istituzioni. Interviene in tali contesti sia per tutelare il settore da iniziative ridondanti o non necessarie e, in qualità di esperti, suggerisce soluzioni semplici, fattive e concrete per conciliare quanto più possibile le esigenze istituzionali con quelle industriali, tese all’eliminazione di specifici passaggi di impronta ideologica o solo burocratici”.
“Anpam con orgoglio si schiera, ora a pieno titolo, con le altre associazioni che da anni tutelano il comparto civile, sportivo e venatorio in sede Onu”, ha commentato il presidente dell’Associazione, avvocato Nicola Perrotti, “quali Colfo, Nra Ila, Saami, Safari club international, Ssaa e Wfsa. Continuiamo quindi sulla strada di una sempre maggiore conoscenza all’esterno del nostro settore e, all’interno, nella ricerca di soluzioni fattive e concrete dal punto di vista industriale senza tuttavia intaccare le esigenze di sicurezza. D’altronde, è evidente che un riconoscimento del genere può essere assegnato solamente a realtà che negli anni hanno dimostrato di essere ascoltate e agire con disinvoltura nei vari contesti, oltre che dare ampia prova delle proprie capacità e della serietà delle scelte proposte. Spesso le nostre prese di posizione e il nostro lavoro avrebbero meritato più attenzione e rispetto a livello nazionale, speriamo che con questo importante riconoscimento migliori il dialogo in vista di confronti sempre più stimolanti e aperti”.