Gli eurodeputati Massimo Casanova e Marco Dreosto comunicano la risposta a una loro interrogazione in cui la Commissione Ue sembra aprire al controllo dei grandi carnivori
Ieri, 27 luglio, è giunta dalla Commissione Ue, la risposta all’interrogazione presentata un paio di mesi fa dagli eurodeputati leghisti Dreosto, Casanova, Ceccardi, Tovaglieri, Da Re e dai colleghi francesi Lebreton e Mariani, per chiedere la revisione degli allegati della Direttiva Habitat, al fine di modificare lo status di protezione dei grandi carnivori e poter intervenire, in caso di necessità, con prelievi mirati. Il vicepresidente dell’Intergruppo caccia, Marco Dreosto, primo firmatario dell’istanza, si dichiara parzialmente soddisfatto perché «la Commissione non ritiene serva una modifica degli allegati, come se la dinamica di popolazione delle specie, restasse inalterata nel tempo, soprattutto per quelle opportuniste com’è il lupo. La Ce, ci ha però informati, che si sta occupando di redigere degli orientamenti per agevolare l’applicazione delle disposizioni della direttiva Habitat, anche per quanto riguarda il ricorso alle deroghe». Anche il collega Massimo Casanova ha commentato la risposta in maniera incisiva: «È tempo che l’Europa si prenda le proprie responsabilità, agevolando e semplificando la gestione faunistica agli Stati membri. Non possiamo più accettare che l’impossibilità di agire annienti persino la ragione, come successo ad Alimini, dove il lupo che ha aggredito una bimba e morso una donna è stato catturato e liberato altrove, mobilitando decine di persone. Quanto costano al contribuente queste operazioni? E poi, chi ha deciso che i nostri cittadini e i nostri allevatori debbano vivere nel 2020 in condizioni da Medioevo per la paura di subire attacchi dai lupi? Ma questo a qualcuno questo forse sfugge o, peggio, non interessa, l’importante è far credere di fare bene…involuzione dei tempi», ha concluso il deputato.