La piccola fiera di Piacenza expo organizzata da Estrela fiere, dedicata alla militaria, è la prima del settore. Le difficoltà organizzative compensate da un bilancio positivo e da 3.500 visitatori
La sedicesima edizione di Armi&Bagagli, svoltasi a Piacenza expo lo scorso fine settimana, è stato il primo evento fieristico andato in scena in Emilia Romagna nell’immediato post-covid e decisamente il primo del settore, focalizzato sulla militaria e sulla rievocazione storica. E si è segnalata anche per i positivi riscontri numerici, sia in termini di espositori sia di visitatori.
Dopo cinque mesi di chiusura forzata, dovuta all’emergenza sanitaria che ha duramente colpito anche il territorio emiliano, Piacenza expo ha infatti riaperto i battenti per ospitare una fiera di nicchia capace di diventare, nel tempo, il principale punto di riferimento nel sempre crescente mercato della rievocazione storica. Allestita nel pieno rispetto delle vigenti normative sul distanziamento sociale, previste dalle rigide disposizioni regionali e nazionali, Armi&Bagagli ha preso vita grazie alla presenza di circa 200 espositori provenienti non solo da tutta Italia, ma anche da diversi Paesi europei che hanno animato gli ampi spazi del padiglione 1 dove hanno trovato posto anche gli stand di “Expo arc”, fiera dedicata al mondo dell’arco in tutte le sue espressioni e declinazioni sportiva, culturale, artigianale, didattica, storica e venatoria, e “Coltelli”, mostra mercato relativa all’arte della coltelleria di pregio. Il padiglione 3, invece, è stato interamente dedicato a Piacenza Militaria, storica mostra-mercato di collezionismo militare che da sempre si configura come uno dei principali eventi collaterali di Armi&Bagagli.
Le due giornate d’apertura, inaugurate alla presenza dell’assessore comunale Stefano Cavalli, del presidente regionale dell’Unione province italiane, Gian Domenico Tomei, e del senatore Pietro Pisani, hanno richiamato a Piacenza expo circa 3.500 visitatori a conferma del grande interesse suscitato da questo apprezzato evento fieristico.
«Ancora difficile da credere cosa siamo riusciti a fare. Decisamente un’esperienza unica, molto difficile da organizzare, da gestire e da affrontare, ma che rifaremmo mille e mille volte: andava fatta», commentano gli organizzatori di Armi&Bagagli, Massimo Andreoli e Cesare Rusalen. «È stata la sfida professionale più difficile che abbiamo mai affrontato. La prima fiera post-Covid a livello regionale e, probabilmente, anche a livello nazionale. Abbiamo creato un evento nel pieno rispetto di tutte le vigenti normative atte a garantire i necessari standard di sicurezza, e gli appassionati della rievocazione storica, ma anche del collezionismo militare, delle armi antiche, del tiro con l’arco e della coltelleria artigianale, ci hanno premiato con una partecipazione davvero notevole. Doveroso un ringraziamento a Piacenza Expo, a tutti gli espositori ma anche a tutte le persone che si sono prodigate per intere settimane per la perfetta riuscita di questa fiera».
L’edizione di Armi&Bagagli appena consegnata agli archivi, è stata un utile banco di prova per Piacenza expo. «Abbiamo ripreso contatto con la realtà fieristica che mancava dallo scorso febbraio», sottolineano l’amministratore unico, Giuseppe Cavalli e il direttore Sergio Copelli. «Il riscontro è stato positivo, nonostante le innegabili difficoltà logistiche e organizzative, e questo ci permette di essere ottimisti in vista delle sei fiere che Piacenza expo organizzerà e ospiterà tra settembre e dicembre. Fiere apprezzate e collaudate, come il Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti, le Giornate italiane del calcestruzzo, Teleradio o Motobike, ma anche una novità assoluta come Pipeline & Gas expo, dedicata al settore delle reti distributive. Continueremo a monitorare anche l’evolversi della situazione dal punto di vista sanitario, adottando per la nostra struttura tutte le cautele e le procedure necessarie imposte dalle normative regionali e nazionali, in un costante lavoro di raccordo con l’Aefi, l’Associazione nazionale delle fiere italiane. Per continuare a garantire eventi, ma sempre nella massima sicurezza».