Via libera dalla commissione Agricoltura della Camera all’emendamento all’articolo 43 sulla caccia della legge Comunitaria che consente alle Regioni, ”fermo restando le disposizioni relative agli ungulati”, di posticipare i termini del calendario venatorio con ”il preventivo parere di validazione” dell’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale, Ispra. L’Istituto dovrà pronunciarsi entro 30 giorni dall’arrivo della richiesta. L’emendamento di Isidoro Gottardo ha ricevuto 21 voti favorevoli e 17 contrari. «Una decisione sbagliata e contraria a quanto richiesto all’Italia dall’Unione europea», ha dichiarato Nicodemo Oliverio, capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura. «C’e’ stata un’inutile forzatura, è stato approvato un provvedimento che rischia di provocare una deregulation totale e incontrollata dell’attività venatoria. Si è voluto provocare un corto circuito nel delicato equilibrio esistente tra ambientalisti, agricoltori e cacciatori soprattutto per l’iniziativa di alcuni parlamentari ultrà che tutelano gli interessi dei cacciatori e che oggi sono giunti numerosi in commissione Agricoltura non soddisfatti delle norme che regolano attualmente il calendario venatorio, mentre sono stati, alla fine, gli unici a essere usciti appagati dall’Aula. Il Partito democratico continuerà la sua battaglia parlamentare affinché l’equilibrio sancito dalla legge 157del 1992 possa essere ristabilito, sollecitando e promuovendo la costituzione di una sede in cui i diversi soggetti interessati possano confrontarsi e trovare una giusta ed equilibrata soluzione». Gli ha fatto eco Antonio Borghesi, vice capogruppo dell’Italia dei Valori alla Camera: «Italia dei Valori mantiene fermamente la sua posizione di contrarietà all’allargamento del calendario venatorio. È per questo che abbiamo votato contro l’emendamento del collega Gottardo del Pdl, visto che la maggioranza è stata sorda a ogni nostro richiamo finalizzato a una soluzione equilibrata del problema».
«Gli scontenti, che si posizionano sia sul fronte degli ambientalisti che su quello dei sostenitori della caccia, sono la testimonianza del lavoro positivo svolto dalla commissione Agricoltura e dal relatore Isidoro Gottardo», ha commentato il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Paolo Russo. «Se poi», aggiunge Russo, «sarà consentito alle regioni, nel rispetto dell’ambiente e delle disposizioni europee, di concedere deroghe specifiche potremo ritenerci anche interpreti di un intelligente federalismo venatorio che però trova una sintesi scientifica nazionale nell’Ispra. Intanto, fino a quando il provvedimento oggi licenziato non giungerà in aula, resta al lavoro l’unico partito capace di produrre risultati senza atteggiamenti ideologici: quello della moderazione. Se dovessero pervenire ulteriori elementi utili alla tutela e alla soddisfazione delle esigenze di tutti saremo pronti a prenderli in considerazione così come abbiamo fatto fino a oggi».