La nascita del 6,8 Spc si deve alla sinergia tra alcuni tecnici, anche militari, e la fabbrica americana di armi e munizioni Remington arms company, volta a creare un calibro specifico per fucili automatici su base Ar15-M4, in grado di colmare il divario balistico esistente tra il .223 Remington e il .308 Winchester, ma pur sempre garantendo precisione e velocità superiori al 7,62×39 mm.
Dopo le prime tiepide apparizioni sul mercato statunitense, avvenute tra il 2003 e 2004, concretizzate anche dall’interessamento di svariati corpi d’élite, la Remington, seguita da fabbricanti di munizioni quali Hornady, Federal (con il brand American eagle), Silver state armory e, oggi, anche Prvi Partizan, Sellier & Bellot e altri, hanno iniziato la commercializzazione del 6,8 mm Spc anche in veste sportivo-venatoria.
Il 6,8×43 mm si è sviluppato attorno a un bossolo a collo di bottiglia d’altezza, a vuoto, pari a 42,60 mm ottenuto per semplice accorciamento e rimodellamento della spalla del bossolo calibro .30 Remington che, a sua volta, derivava dal .30-30 Winchester, essendone la versione priva di risalto e munita di fondello scanalato.
Il corpo quasi cilindrico, il fondello del diametro pari a 10,72 mm e la lunghezza totale della munizione di 57,50mm, fanno sì che il 6,8 mm possa essere camerato in tutti i fucili nati in calibro .223 Remington.
I proiettili adottati dal 6,8×43 mm hanno un calibro effettivo pari a .277 pollici (7,04 mm), ovvero il medesimo impiegato da tutti i calibri della classe .270 quali, per esempio, il .270 Winchester o il .270 Weatherby magnum, solo per citarne alcuni dalle “potenzialità” sicuramente più “spiccate”.
I pesi tipici delle palle, invece, sono medio-leggeri rispetto la classe del calibro .270, in quanto la limitata quantità della carica di lancio contenuta dal minuto bossolo non permette il proficuo utilizzo di palle di peso superiore ai 130 grani, fornendo altresì, le migliori prestazioni con proiettili che spaziano in un range compreso tra i 100 e i 117 grs.
A fronte di ciò, grazie all’adozione di nuovi propellenti dotati di elevato peso specifico e buona vivacità, alcuni produttori di munizioni, primi fra tutti la Silver state armory statunitense, sono riusciti a spremere buone prestazioni anche con palle di 140 grs.
Il volume interno del bossolo, pari a 2,35 cc, è stato calcolato appositamente per l’impiego di polveri di relativamente bassa progressività come, per esempio, Vihtavuori N130 e N133, Imr 4198 e simili, al fine di poter ottenere un rendimento ottimale in canne lunghe 14,5 o 16 pollici (368-406 mm), tipiche delle carabine M4 e simili.
I dati di omologazione, inoltre, prevedono che allo sparo le pressioni d’esercizio in camera di cartuccia non possano superare i 59.000 psi, contro 62.000 psi del .223 Remington, al fine di compensare la maggior area di spinta del fondello sull’otturatore, calcolato per l’impiego del .223 Remington. Il 6,8×43 mm, infatti, nasce come valida alternativa al .223 Remington ma, sviluppando valori di energia cinetica nettamente superiori, si pone in diretta concorrenza con calibri ben più performanti. Si pensi, infatti, che nel Paese d’origine è risultato perfetto per insidiare prede di medie dimensioni quali le antilopi americane e wild hog di medie dimensioni. In Italia, il può proficuamente essere impiegato sia per la caccia a cinghiali di dimensioni non eccessive, sia per insidiare il capriolo fino al limite dei 300 metri. A tal proposito, si evidenzia che il 6,8 può sovrapporsi ai campi d’utilizzo sia del calibro .30-30 Winchester in quanto a potere d’arresto, sia al .243 Winchester per costanza nei tiri lunghi ed energia cinetica sviluppata con palle leggere.
L’aspetto forse più particolare dell’M15 rispetto ai maggiori competitor, è la presenza di una canna dal profilo semi-pesante appositamente studiata dalla Armalite per scopi civili, che coniuga la leggerezza e facilità di brandeggio delle armi con canna M4-profile, a bilanciamento e precisione tipici di armi a canna pesante.
Il risultato è sicuramente positivo e quei grammi in più sulla corta canna di 16 pollici, unitamente all’impiego di un compensatore tipo birdcage con sfiati solo superiori, rendono il maneggio e l’uso estremamente piacevole.
Il bilanciamento è ottimo e la precisione assolutamente inaspettata, grazie a una canna internamente cromata e rifinita con doppia lappatura. Prodotta per martellatura a freddo, ha sei righe a passo destrorso con passo di 1 giro in 11” (280 mm).
Ovviamente, per riuscire a spremere le massime prestazioni da un’arma come la nostra carabina M15, è necessario disporre di un pacchetto di scatto all’altezza. I componenti impiegati da Armalite, anche se non si possono definire propriamente match, sono studiati per duplicarne le prestazioni, mantenendo pur sempre alti gli standard di sicurezza per un’arma spesso impiegata anche a caccia. Lo scatto è un classico due tempi con secondo tempo regolabile in tre configurazioni differenti, grazie alla possibilità di rimontare la molla di ritorno del grilletto in differenti slot. Il peso complessivo, con lo scatto settato nella configurazione intermedia, ha palesato un carico pari a circa 2.250 grammi, ripartiti in circa 1.450 per il primo tempo a cui si aggiungono i restanti 800 del secondo. La corsa, complessivamente lunga 3,5 millimetri, è apparsa estremamente fluida e priva di impuntamenti con sgancio ben prevedibile.
Le munizioni impiegate sono state caricate impiegando bossoli Remington forniti dall’importatore, polvere Vihtavuori N133, inneschi Winchester Large rifle e palle Hornady V-Max 110 grs, Barnes Tsx 110 grs, Sierra Pro Hunter 110 grs, Sierra Match king Hpbt 117 grs, nonché Sierra Gameking Sp 130 grs.
La prima impressione che ho provato è stata una corroborante sensazione di potenza che l’arma riesce a trasmettere. A mio modo di vedere, il .223 Remington è sempre risultato piuttosto “delicato” quando sparato armi con sistema Stoner mentre, il 6,8 mm Spc, pur rimanendo ampiamente controllabile e morbido alla spalla, rende le reazione dell’arma maggiormente appaganti. La precisione dimostrata dall’arma è risultata ampiamente migliore dei 2 moa garantiti riuscendo, in più occasioni, a produrre rosate non più ampie di un moa (28 mm a 100 m).
Le migliori combinazioni testate sono state la ricarica assemblata con palle Sierra Matchking Hpbt 117 grs, che in più occasioni ha prodotto rosate di cinque colpi in circa 25 mm tra i centri, e la carica con palla Hornady V-max, anch’essa capace di analoghi risultati ma con la quale ho ottenuto perfino uno strepitoso raggruppamento di soli 12 mm.
Scheda tecnica
Produttore: Armalite Inc., www.armalite.com
Importatore: Gunstrade srl, via Veloci 4, 42049 Sant’Ilario d’Enza (Re), tel. 338.84.00.527, www.gunstrade.com, info@gunstrade.it
Tipo: carabina semiautomatica
Modello: M15 A4
Calibro: 6,8×43 mm Remington Spc
Impiego specifico: caccia e tiro
Caricatore: prismatico amovibile bifilare a presentazione alternata
Numero colpi: 10
Scatto: in due tempi con secondo tempo regolabile nel peso di sgancio (peso rilevato, 2.250 g)
Sicura: a leva posta sul lato sinistro
Canna: lunga 16” (406 mm), 6 righe passo destrorso di 1:11” (280 mm) con anima di canna cromata e finita con doppia lappatura
Mire: gas block con Picatinny rail per l’applicazione di organi di mira amovibili; fusto dotato di Picatinny rail per l’applicazione di organi di mira ottici o metallici
Peso: 2.950 g
Materiali: fusto in lega 7075-T6; canna, otturatore e componenti interne in acciaio
Finitura: anodizzazione per lega leggera, brunitura nera per componenti interne
Qualifica: arma da caccia
Prezzo: 2.250 euro, Iva inclusa