Il Banco nazionale di prova ha diffuso i dati relativi alle prove eseguite nei primi quattro mesi del 2022: un dato che, con buona approssimazione (e fatte salve le armi importate che non fossero già passate da un altro Banco riconosciuto dalla Cip) è un termometro sull’andamento della produzione armiera civile italiana.
Il mese di gennaio è iniziato con un sensibile aumento della produzione rispetto allo stesso mese 2021: sono state infatti collaudate complessivamente 77.658 armi, contro le 65.261 dello stesso mese 2021, pari a un incremento del 19 per cento. Il mese di febbraio ha visto un ulteriore, leggero margine positivo, pari allo 0,99 per cento, per un totale di 91.577 armi prodotte contro le 90.682 del febbraio 2021. Marzo e aprile risultano invece in leggera flessione, rispettivamente con 104.666 (105.682 nel marzo 2021, -0,96 per cento) e 94.151 bancature (95.943 nell’aprile 2021, -1,87 per cento).
Il totale delle armi collaudate nel quadrimestre è pari a 368.052, contro le 357.568 del primo quadrimestre 2021, con un saldo attivo del 2,85 per cento.