Secondo un’indagine del Pentagono svolta tra gennaio e giugno, i cui risultati sono stati resi pubblici la settimana scorsa, un importante hub in territorio polacco, nel quale vengono fatti confluire gli armamenti forniti dagli Stati Uniti per l’aiuto militare all’Ucraina, sarebbe a elevato rischio di furto o smarrimento a causa di falle nella sorveglianza.
In particolare il rapporto del Pentagono fa riferimento a un lotto di veicoli corazzati Bradley, completi di mitragliatrici, che sarebbe stato lasciato incustodito sul posto per tutta la notte, con il rischio che le armi di bordo venissero asportate. In un altro caso, nel mese di giugno, alcune casse di munizioni sono state rubate da un treno, sempre nell’hub polacco, anche se poi la polizia le ha recuperate successivamente.
In generale, nel rapporto si evidenzia come il personale preposto alla logistica abbia palesato in diversi casi di non disporre della documentazione necessaria per i controlli, delle apparecchiature di comunicazione o dell’organico necessario al tipo di carico che dovevano sorvegliare.
Per monitorare più efficacemente l’assistenza all’Ucraina in termini di attrezzature militari, l’ispettore generale del dipartimento della Difesa statunitense ha annunciato che sarà inviato un alto funzionario presso l’ambasciata statunitense a Kiev e che altri membri dello staff lo seguiranno a breve. È la prima volta che l’agenzia di controllo statunitense disporrà di personale nel Paese da quando è iniziato il conflitto. Il valore economico dei soli aiuti militari statunitensi all’ucraina ammonta a oltre 40 miliardi di dollari.