Secondo fonti americane, la fase degli attacchi suicidi da parte di fanatici integralisti islamici potrebbe essere al tramonto. Da quanto risulta, infatti, dopo anni di battaglie in Iraq e Afghanistan, il meccanismo di reclutamento dei martiri starebbe cominciando a logorarsi e diventerebbe sempre più difficile trovare candidati. I vertici delle organizzazioni terroristiche sarebbero consci di questo problema, tanto da essersi rivolti a soluzioni tecnologiche che potr…
Secondo fonti americane, la fase degli attacchi suicidi da parte di fanatici
integralisti islamici potrebbe essere al tramonto. Da quanto risulta, infatti,
dopo anni di battaglie in Iraq e Afghanistan, il meccanismo di reclutamento dei
martiri starebbe cominciando a logorarsi e diventerebbe sempre più difficile
trovare candidati. I vertici delle organizzazioni terroristiche sarebbero
consci di questo problema, tanto da essersi rivolti a soluzioni tecnologiche
che potrebbero consentire attacchi senza comportare la perdita della vita
dell’attentatore. Veicoli con controllo remoto, robot, aeroplani telecomandati
sarebbero la chiave di volta delle nuove strategie. Questa svolta verso la
tecnologia, comunque, non è scevra di aspetti religiosi: anche se la morte in
battaglia è indiscutibilmente santa per l’Islam, molti studiosi sottolineano
che ogni privazione intenzionale della propria vita è vietata, mettendo così
fuorilegge completamente gli attacchi suicidi. Anche i leader religiosi che
appoggiano gli attacchi suicidi li considerano essere l’estrema risorsa, da
usarsi quando tutti gli altri mezzi siano esauriti.
Così, mentre la fine di un terrorismo suicida può sembrare una buona notizia
per le truppe in Iraq e in Afghanistan, la cattiva notizia è che i
fondamentalisti sembrano a buon punto nel loro proposito di padroneggiare ogni
tipo di nuove tecnologie, molte delle quali, come l’utlizzo di cani con
detonatori remoti, semplici ed economiche. La gran parte degli esperti di
antiterrorismo stimano che per le forze militari escogitare e disporre
contromisure per una strategia di nuova concezione siano richiesti dai due ai
cinque anni. In più, in caso di sistemi di controllo remoto, avanzamenti di
tecnologia significherebbero che i sistemi di blocco del segnale attualmente
utilizzati dai militari occidentali potrebbero non essere più efficienti. Un
altro ostacolo che le forze occidentali potrebbero trovarsi di fronte è che la
nuova enfasi sull’esecuzione in remoto potrebbe cambiare significativamente il
profilo dei terroristi. I poco istruiti, entusiastici giovani proveniente dalle
fasce economiche più deboli che hanno costituito il corpo dei seguaci di Al
Qaeda – e che i nostri servizi segreti hanno impiegato un decennio per
identificare e neutralizzare – lasceranno il posto ad una nuova tipologia di
attivisti: elettronici ed esperti di robotica si uniranno ai chimici
qualificati che producono gli esplosivi per organizzare attacchi non-suicidi.