Uno “storico” Consiglio nazionale del Coni (come lo ha definito il presidente Giovanni Malagò) ha approvato la riforma dei criteri di distribuzione dei contributi annuali alle Federazioni che “taglia” 4,5 milioni di euro alla Figc. Da 37,5 mln, si passa a 33 per l'anno 2017. Su 44 federazioni coinvolte, l'unica a presentare segno meno è proprio la Figc. Per altre 13 contributi invariati, mentre 30 ottengono un aumento. Tra queste, le più premiate sono quelle che hanno portato maggiori risultati a livello olimpico: nuoto, volley, Tiro a volo e anche Tiro a segno.
Il provvedimento prevede una serie di parametri, che tengono conto dell’attività sul territorio, ma soprattutto della preparazione olimpica (si parla rispettivamente del 18 e del 72%).
L'ammontare totale dei contributi governativi che il Coni ha ripartito alle 44 federazioni per la parte sportiva relativa all'anno 2017 è di 145.885.451 euro.
La Federazione italiana Tiro a volo ne percepisce 902.000 in più rispetto ai 3.006.401 del 2016, l’Unione italiana Tiro a segno 644.000 che si aggiungono ai 2.148.546 del 2016. Dunque le due federazioni potranno contare, a bilancio, rispettivamente su 3.908.401 euro e 2.792.546.
Per il secondo anno consecutivo, la federazione che ha avuto il miglior trattamento nella redistribuzione del contributi annuali del Coni è stata la Federnuoto, segue la Fipav (1.148 mila euro), dopo la Fitav la Fit (837.000), la Fir (809.000), l’Uits, la Fci (624.000), la Fisi (583.000). Nel complesso, la federazione che nel 2017 percepirà la fetta maggiore resta la Figc, con il 22,64% equivalente di 33.022.068 euro, seguita da Fin (4,74% pari a 6.912.521 euro) e Fidal (4,42% pari a 6.445.124).
A premiare Tiro a volo e Tiro a segno sono state le vittorie all’Olimpiade e nelle gare internazionali (Mondiali ed Europei), ma anche i podi e tutti i piazzamenti fino all’ottavo posto, nonché il numero dei tesserati, da oggi in poi considerati utili ai fini del conteggio solo se in possesso di certificato medico agonistico e se affiliati tramite una quota di tesseramento.
Il presidente della Fitav, Luciano Rossi si è detto soddisfatto delle attenzioni ricevute: «È un risultato davvero clamoroso. Questi nuovi criteri di ripartizione rappresentano una crescita culturale importante. La nostra attività e i risultati ottenuti dalla nostra federazione in tutti gli ambiti hanno contribuito al riconoscimento di credibilità nei confronti del movimento sportivo italiano da parte delle istituzioni, fatto di cui siamo particolarmente orgogliosi. Grazie a queste maggiori attenzioni potremmo essere ancora più incisivi nella nostra azione a sostegno delle mille difficoltà che, quotidianamente, affliggono il nostro mondo».
Nella foto, da sinistra: il presidente del Coni Giovanni Malagò, la squdra azzurra di Trp e presidente della Fitav, Luciano Rossi, sul campo di Rio.