Il rivoluzionario sovrapposto di Benelli si fa piccolo, con l’ultimo nuovissimo allestimento in calibro 20. Schema meccanico innovativo ridotto in scala, tutta la leggerezza della bascula in Ergal e linee nobilitate dalle geometrie ridotte proprie del calibro. Lo abbiamo provato a caccia in anteprima
Il futuro in Benelli è a portata di mano. L’azienda si è sempre distinta per il suo interesse per l’innovazione, creando piattaforme originali e innovative. Lo ha fatto prima con il semiautomatico Vinci e poi con il suo primo sovrapposto, il rivoluzionario 828 U. Ora la famiglia di sovrapposti “made in Urbino” si allarga, con un nuovo 828 U declinato in calibro 20, più leggero e snello, ma con lo stesso contenuto tecnologico.
Il fucile è costruito su bascula dedicata e tutti i componenti sono stati ridisegnati per adattarsi alle geometrie ridotte, con un notevole sforzo di riprogettazione da parte degli ingegneri Benelli. Il sovrapposto, a parità di lunghezza di canne, pesa 200 grammi in meno rispetto alla controparte in calibro 12, la bascula è più sottile ma la lunghezza complessiva è la stessa. Il primo, e al momento unico, allestimento disponibile in calibro 20 è quello con bascula nichelata, ma è più che probabile che altri allestimenti non tarderanno molto.
Il design del sovrapposto, a firma dell’architetto Marco Gaudenzi, è ispirato alla natura e al mondo venatorio, in particolare dall’ala del germano reale, il cui profilo è rintracciabile nelle linee della bascula. Quest’ultima, realizzata in Ergal e nichelata, è allungata, alla vista risulta quasi un ibrido tra una tradizionale bascula di sovrapposto e la carcassa di un semiautomatico.
I fianchi di bascula sono percorsi da una linea curva che riprende il profilo dell’ala del germano reale, al di sopra della quale sono presenti incisioni floreali eseguite a laser. Lo stesso tema è inciso anche sul petto della bascula e sulla coda, che ospita anche la sicura con selettore della prima canna. Il comando della sicura è stato ridisegnato, ha forma trapezoidale con angoli smussati, è zigrinato e facile da azionare. La sicura dell’esemplare in prova era automatica, si inserisce cioè autonomamente a ogni azionamento della chiave di apertura, ma sui fucili di normale commercializzazione sul mercato italiano l’azionamento è manuale e volontario. La chiave è allungata e ricurva, spostata verso sinistra in modo da non intralciare la linea di mira.
Le soluzioni tecniche dell’828 U rompono gli schemi proposti dalla maggior parte dei sovrapposti di ispirazione gardonese o inglese. Il sistema di chiusura è di tipo lock-plate, garantito da una piastra in acciaio temprato e lucidato spinta da una molla e posta sulla faccia di bascula. La piastra sigilla le camere entrando in contatto con l’intera superficie del vivo di culatta, intersecandosi con le canne in quattro punti, cui si sommano due perni tronco conici posti dove tradizionalmente si trovano le conchiglie.
L’angolo di apertura delle canne è di 48°, il che consente un facile caricamento e scaricamento dell’arma. I perni di basculaggio sono in acciaio, così come la croce e l’apertura è fluida indipendentemente dal fatto che si sia sparato o meno. Questo è possibile solo grazie al fatto che l’armamento delle molle della batteria non avviene, come di consueto, tramite l’apertura del fucile, ma con il semplice azionamento della chiave di apertura. Ruotando la chiave, infatti, si aziona un sistema di leve all’interno della bascula che consente il caricamento delle molle. La chiave allungata, consente di esercitare una forza maggiore a parità di sforzo e, quindi, quasi non ci si accorge della differenza.
Il gruppo di scatto è stato interamente ridisegnato per potersi adattare agli spazi ristretti propri del calibro minore, conservando le medesime prestazioni del calibro 12. Il sottoguardia e il ponticello sono in alluminio anodizzato nero, mentre le minuterie meccaniche sono in acciaio. La batteria è estraibile con l’ausilio della chiave dedicata che, inserita nel foro praticato dietro al ponticello, ne consente lo smontaggio. L’ordinamento meccanico è profondamente diverso rispetto a quello di un tradizionale sovrapposto, più simile, in certi aspetti, a quello delle moderne pistole semiautomatiche striker fired. Le molle, infatti, non azionano dei veri e propri martelli, ma spingono degli impulsori rettangolari coassiali alla molla, simili, appunto, a un percussore lanciato. Gli impulsori, però, non agiscono direttamente sul fondello delle cartucce, bensì sui tradizionali percussori, che restano solidali alla bascula. Il monogrillo è in acciaio cromato e lo scatto è di tipo inerziale e con leggera precorsa. Il peso dello sgancio, misurato sulla media di dieci pesate è risultato di 1.600 grammi per la prima canna e 1.750 per la seconda.
L’828 U in calibro 20 è equipaggiato di canne Powerbore, sottoposte a un trattamento criogenico che riduce la dilatazione e consente alla canna di vibrare uniformemente. Le rosate sono più regolari e il centro di rosata non subisce variazioni al progredire del numero dei colpi sparati. Le canne sono lunghe 710 millimetri, il diametro massimo di foratura è di 15,9 millimetri e la cameratura è magnum. Gli strozzatori sono i Criochoke di Benelli, con profilo allungato da 70 millimetri e raccordo con l’anima della canna più dolce. Le canne sono assemblate a monoblocco ma, a differenza di quanto avviene di solito, è quest’ultimo a essere “maschio” e a innestarsi nell’anima della canna. Le canne sono prive di bindellini laterali e unite solo in volata per un breve tratto, cromate internamente e brunite lucide all’esterno.
La bindella ventilata è in fibra di carbonio innestata a coda di rondine, è larga 7 millimetri e dotata di rampa, che porta l’altezza complessiva della bindella a 8 millimetri, circa. La superficie è liscia e opaca e consente una buona visibilità. Sotto le canne è presente il tenoncino su cui fa presa l’asta, regolabile tramite alcune viti per aggiustare al meglio il tiraggio.
Anche il sistema di espulsione dei bossoli è innovativo. Gli estrattori sono serviti da due molle elicoidali che scorrono tra le canne, che si comprimono quando l’arma è in chiusura e si distendono gradualmente durante l’apertura. Al momento dello sparo, la dilatazione del bossolo aziona un piolo passante nella camera di scoppio, che blocca la molla in compressione. All’apertura del fucile, quindi, la molla non si distende gradualmente, ma rimane compressa fino al raggiungimento della massima apertura, quando scatta determinando l’espulsione del bossolo.
Il fucile offre il massimo del comfort e della personalizzazione grazie a una calciatura studiata nei minimi dettagli e caratterizzata da almeno due brevetti Benelli. Il calcio è dotato di sistema di assorbimento del rinculo Progressive comfort, alleggerito e con ingombri ridotti per essere adattato alle linee del sovrapposto. Il sistema è composto da quattro coppie di lamelle in polimeri a resistenza variabile che intervengono progressivamente a seconda della pressione esercitata dalla cartuccia, riducendo il rinculo fino al 50%. Il calciolo è realizzato in poliuretano, così come il nasello ed entrambi sono intercambiabili. I valori di piega e deviazione possono essere personalizzati grazie al sistema Perfect fitting, che permette di effettuare fino a 40 possibili regolazioni. Il calcio è unito alla bascula come avviene nel caso dei semiautomatici, con un tirante corto e senza incassatura. Tra calcio e bascula possono essere interposte le piastrine che consentono la variazione della piega e della deviazione. Il calcio è lungo 375 millimetri, con possibilità di essere accorciato a 365 o allungato a 385, sostituendo il calciolo. La pistola è piuttosto chiusa e sottile e nel complesso offre una buona presa alla mano forte.
L’asta è sottile e presenta un accenno di “coda di castoro”, con sgancio a pompa incassato nel puntale. Il sistema di sgancio di sicurezza dell’astina prevede che l’asta debba essere leggermente spinta verso le canne per consentire l’azionamento del pulsante a pompa. Calcio e astina sono realizzati in noce selezionato di grado 3 e lucidati a olio, con zigrinature a coda di pavone sui punti di presa realizzate a laser.
L’828 u in calibro 20 è un sovrapposto “tutta caccia”, adatto per tutte le condizioni e per tutti i selvatici. Data la sua leggerezza e istintività, però, ho deciso di metterlo alla prova portandolo con me in una serie di cacciate con il cane da ferma, approfittando delle ultime uscite della stagione di caccia. Ho utilizzato l’828 U in un paio di cacciate alla selvaggina stanziale in riserva e in occasione di una giornata a beccacce sulle colline piemontesi. In quest’ultima occasione, pur non avendo avuto la fortuna di sparare, ho comunque potuto saggiare la resistenza del Benelli a urti e abrasioni, seguendo per diverse ore il lavoro dei cani nel fitto del bosco.
Il fucile unisce i principali vantaggi di un sovrapposto a quelli di un semiautomatico. Al momento dello sparo il feeling è quello di un sovrapposto, mentre la sensazione a livello di maneggevolezza e comfort è quella di cacciare con un semiautomatico. Il peso è concentrato tra le mani, anche per merito della carcassa allungata e il brandeggio è fluido e veloce. Il fucile viene bene alla spalla, rapido nell’imbracciata, consentendo tiri precisi anche sparando rapidamente di stoccata. La bindella rialzata consente un allineamento istintivo con il bersaglio. La sicura automatica richiede un minimo di abitudine, per evitare di ritrovarsi con il fucile in sicura al momento dello sparo. Tuttavia, visto che la sicurezza a caccia non è mai troppa, ho trovato questo accorgimento decisamente positivo e per nulla limitante.
A caccia ho utilizzato prevalentemente cartucce Fiocchi Jk6 con 30 grammi di piombo, anche per valutare l’efficacia del Progressive comfort, che si è rivelato funzionale. Il fucile reagisce bene allo sparo, rimanendo stabile e rilevando poco o niente, consentendo una rapida ripetizione del colpo. Nonostante abbia “maltrattato” il fucile tra spini e rovi durante la mia sfortunata ricerca della regina del bosco, le superfici non hanno mostrato alcun segno di abrasione, a conferma della qualità delle finiture. L’828 U di Benelli è senza dubbio il prodotto più innovativo attualmente offerto dal mercato per quanto riguarda i basculanti a canna liscia e, declinato nel calibro minore, mette in risalto ulteriormente le sue doti tecniche ed estetiche. Rivoluzionario nelle linee, ma, soprattutto, nella sostanza, con soluzioni tecniche originali e curate nei minimi dettagli. Il prezzo di 3.085 euro, di poco superiore rispetto alla controparte in calibro 12, non è proprio da entry level, ma è perfettamente coerente con l’elevata qualità e le prestazioni offerte dal sovrapposto.
Produttore: Benelli armi, via della Stazione 50, 61029 Urbino, tel. 0722.30.71, fax. 0722.30.72.06
Modello: 828 U
Tipo: fucile sovrapposto ad anima liscia
Calibro: 20/76
Canne: Powerbore da 710 mm, peso 1.283 grammi, forate 15,9 e cromate internamente, strozzatori interni Criochoke da 70 mm (*, **, ***, **** e *****)
Chiusura: lock-plate con piastra in acciaio e doppio tassello tronco conico
Estrattori: automatici a impulso azionati allo sparo
Scatto: peso misurato sulla media di dieci pesate di 1.600 grammi per la prima canna e 1.750 per la seconda
Dispositivi di mira: mirino rosso a barretta in fibra; bindella alta 7×7 mm in fibra carbonio
Sicura: standard a cursore
Calcio e asta: calcio dotato di Progressive comfort e nasello in poliuretano; asta sottile a coda di castoro, pesante 216 grammi.
Peso: 2.743 grammi
Lunghezza: 1.155 millimetri
Materiali: canna in acciaio NiCrMo con trattamento criogenico, legni in noce di grado 3 super, bascula in Ergal
Finiture: bascula nichelata e incisa a laser, canne brunita lucida, legni lucidati a olio
Prezzo: 3.085 euro, iva e valigetta incluse.