La notizia della revoca della classificazione sportiva della Beretta Apx ha suscitato una serie di dubbi, perplessità e timori da parte degli appassionati, ai quali cerchiamo di rispondere punto per punto
Un caso finora mai accaduto e che si auspica resti isolato. Parliamo ovviamente della revoca della classificazione sportiva della Beretta Apx, tre anni dopo che la medesima classificazione fu accordata dal Banco nazionale di prova. Tempestivamente vi abbiamo informati su quanto è accaduto ma, come era prevedibile, sia per l’eccezionalità dell’evento, sia per il buon numero di esemplari di quest’arma che sono stati venduti in Italia in questo lasso di tempo, gli appassionati si sono fatti prendere da dubbi, perplessità e timori. Riteniamo quindi non solo corretto, ma anche doveroso, in quanto professionisti dell’informazione, cercare di fornire le risposte suscitate dalle domande degli internauti.
Una delle paure, o perplessità se si preferisce, degli appassionati è che la declassificazione sportiva della Apx sia la punta di un iceberg che riguarderà “a cascata” tutti gli altri modelli di pistola semiautomatica che siano dotati di caratteristiche simili. Occorre essere molto chiari al riguardo: il rischio NON c’è. La revoca della classificazione sportiva della Apx è determinata da un vizio che si è verificato all’atto della richiesta di classificazione sportiva, vizio che per fortuna risulta essere un CASO ISOLATO e, a quanto risulta, unico. Quindi tutte le altre “service pistol” con lunghezza di canna intorno ai 4 pollici, che siano state classificate sportive, non sono a rischio “revoca” né oggi, né domani, né mai.
Nonostante già nella notizia relativa alla declassifica si sia specificato che la via scelta dal Banco nazionale di prova ha consentito la salvaguardia dei diritti acquisiti da coloro che fino al 9 ottobre (data di accoglimento della revoca) l’hanno denunciata sportiva, ovviamente c’è molta confusione su questo specifico aspetto. Occorre quindi essere chiari anche su questo punto: tutti coloro i quali hanno denunciato come sportiva la Apx fino al 9 ottobre, possono continuare a tenerla in denuncia come sportiva e non sono tenuti a ridenunciarla come comune da sparo (a meno che non siano loro a desiderarlo). La pistola resta in denuncia come sportiva anche nel caso in cui nella denuncia stessa ciò non fosse stato esplicitamente specificato. Questo è un effetto legato alla procedura scelta dal banco per il superamento della classificazione sportiva della Apx, che è stata quella della revoca, e non dell’annullamento. Se si fosse annullata la classificazione sportiva, gli effetti prodotti nel frattempo sarebbero stati nulli e, quindi, tutti gli appassionati si sarebbero trovati ad avere tra le mani (o meglio, tra le righe della denuncia) un’arma improvvisamente diventata comune da sparo per tutti; con il procedimento di revoca, invece, è stato possibile salvaguardare gli effetti legali prodotti fino al momento della revoca. Quindi per tutti coloro i quali l’hanno denunciata entro il 9 ottobre come sportiva, continua a essere sportiva, ma solo per loro. Il che ci porta diritto al dubbio successivo.
Alcuni appassionati ci hanno chiesto, vista la situazione di salvaguardia del diritto acquisito da parte di coloro i quali l’avevano denunciata come sportiva entro il 9 ottobre, se acquistando da un privato che l’ha in denuncia come sportiva, anche il nuovo acquirente sia autorizzato a denunciarla come sportiva. La risposta è NO. Tutti coloro i quali, a prescindere da come ne entrano in possesso (acquisto da privato come usata, acquisto da armeria come nuova), la denunceranno dopo il 9 ottobre, potranno denunciarla solo ed esclusivamente come comune da sparo.
Appare, senza dubbio, del tutto lecito e possibile a un possessore della Apx che l’abbia acquistata prima del 9 ottobre e denunciata sportiva, ridenunciarla dopo il 9 ottobre come arma comune da sparo, se lo ritenga opportuno (magari perché vuole portarla addosso, avendo titolo giuridico per farlo). L’importante è sottolineare che ridenunciare come comune la Apx non è un obbligo, da parte di chi l’avesse in denuncia come sportiva prima del 9 ottobre, bensì eventualmente una facoltà volontaria.
Molti si sono chiesti “che cosa sia saltato in mente al Banco” per “cambiare idea” sulla classificazione della Apx in questo momento. È opportuno sottolineare che il Banco di prova è intervenuto in seguito a una specifica istanza da parte del soggetto che aveva interesse nella questione, cioè Beretta. È stata presentata una istanza e all’istanza si doveva rispondere con l’accoglimento o con il respingimento. Valutate sussistenti le motivazioni, si è optato per l’accoglimento, seguendo le procedure previste dal diritto amministrativo.