Allevatori di maiali in allarme per la diffusione della peste suina in Germania: l’eurodeputato Sergio Berlato presenta un’interrogazione in Commissione Ue sollecitando misure concrete
L’eurodeputato Sergio Berlato (Fdi-Ecr) ha reso noto in un comunicato di aver presentato una interrogazione in Commissione europea “per conoscere quali misure intenda adottare l’Europa per contenere la diffusione della Psa (peste suina africana, ndr) e per chiedere se la previsione di un’implementazione dell’azione di controllo da parte di soggetti regolarmente formati e autorizzati, quali cacciatori, silvicoltori e agricoltori, possa fornire un maggiore supporto al contrasto e all’eradicazione della peste suina africana”.
Le notizie allarmanti sulla diffusione di tale morbo in Germania hanno scatenato la preoccupazione di tutti gli allevatori europei. La peste suina africana, endemica di alcune regioni subsahariane, ha fatto la propria comparsa in alcuni Paesi dell’Est Europa, come la Romania, a partire dal 2014. In Italia è endemica in Sardegna dal 1978, ma sono state poste in atto negli anni efficaci misure di contenimento sull’isola.
Il veicolo di diffusione principale è costituito dalle zecche, capaci di passare da un animale all’altro e in questo senso la circoscrizione e l’isolamento degli allevamenti domestici è spesso vanificata dalla vicinanza alle aree antropiche da parte del cinghiale, che costituisce il diffusore ideale. Per questo l’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, suggerisce per le aree ancora non infette di intensificare la pressione venatoria sul cinghiale. La malattia è innocua per l’uomo, ma per il suino ha una mortalità superiore al 90 per cento (non esiste al momento un vaccino), il che significherebbe un impatto semplicemente devastante per il settore dell’allevamento.