Il cormorano è una delle specie più dannose per l’equilibrio della fauna ittica e il suo costante aumento sul territorio italiano, complice l’assenza di nemici naturali per il volatile, sta concorrendo a ridurre in modo drastico lo stock ittico. L’eurodeputato di Fratelli d’Italia Sergio Berlato ha interrogato lo scorso gennaio la Commissione europea sul tema, la quale ha suggerito agli Stati membri di avvalersi dell’articolo 9 della cosiddetta Direttiva uccelli, che autorizza il prelievo in deroga delle specie dannose. Nessuna reazione, però, da parte delle istituzioni italiane, che portano avanti una strategia fondata sull’immobilismo, su questo come su altri temi simili, a discapito dell’equilibrio dell’ecosistema e dei portatori di interesse. «Ci auguriamo che le Istituzioni cessino immediatamente di restare inerti» ha commentato Berlato, «adoperandosi, per il tramite della deroga prevista dalla direttiva Uccelli, per tutelare l’acquacoltura, la fauna ittica e l’economia del settore ittico già molto provato dalla crisi economica e occupazionale conseguente alle politiche di contenimento della diffusione del Coronavirus nel nostro Paese».
Berlato: necessario intervento per il controllo del cormorano
L’eurodeputato di Fratelli d’Italia chiede azioni concrete per ridurre i danni provocati dal cormorano alla fauna ittica. La commissione europea suggerisce di autorizzare il prelievo in deroga, ma le istituzioni restano immobili