Lo aveva promesso e lo ha fatto, in meno di 15 giorni dall’insediamento: Jair Bolsonaro ha firmato il primo decreto per agevolare l’acquisto di armi da parte dei cittadini onesti
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha siglato martedì un decreto volto a consentire ai cittadini incensurati di acquistare e detenere armi, in controtendenza rispetto ad anni di “disarmismo” nel Paese carioca. “Ho firmato questo decreto, messo a punto da molte persone oneste, in modo che già in questo primo momento i cittadini onesti possano avere pace nelle proprie case”, ha dichiarato.
La principale differenza rispetto alla legislazione vigente consiste nel fatto che non sarà più necessario passare attraverso il filtro della discrezionalità da parte delle autorità di polizia per essere autorizzati alla detenzione di un’arma. La discrezionalità è stata rimpiazzata con una serie di ragioni stabilite dalla norma, come essere collezionisti, cacciatori, abitare in aree rurali o in aree urbane di Stati con un tasso di omicidi superiore a 10 ogni 100 mila abitanti (cioè, al momento, tutti gli Stati brasiliani). Restano invece in vigore altri requisiti della legislazione esistente, come il limite di età minimo per l’acquisto e il possesso pari a 25 anni, la necessità di essere incensurati, dimostrare di avere un lavoro e una residenza fissa, superare un test medico e un corso di addestramento al tiro.
Il provvedimento di Bolsonaro è solo un primo passo di un ripensamento generale della normativa in materia di armi che dovrà avvenire con la collaborazione del Congresso. In particolare, l’organo legislativo nazionale sarà invitato a prevedere la possibilità non soltanto di detenzione, ma anche di porto dell’arma per determinate figure professionali di cittadini.
Le Ong in difesa dei diritti umani hanno espresso la loro contrarietà al provvedimento, lamentando che aumenterà il tasso di morti violente. È interessante notare, a tal proposito, che il Paese in cui si ritiene che vi sia di gran lunga il maggior numero di armi legali in mano ai cittadini, cioè gli Stati Uniti, ha un tasso di omicidi (2017) pari a 5,3 per 100 mila abitanti, laddove invece il Brasile, con una legislazione in materia di armi molto più restrittiva e un numero di armi legali circolanti assolutamente non paragonabile, ha un tasso di omicidi (2017) di ben 30,8 per 100 mila abitanti.