La sesta edizione di ExpoRiva Caccia pesca ambiente 2011 ha chiuso con un bilancio più che positivo: 16.171 visitatori, con un incremento record del 41% rispetto al 2010. “Il segreto di questo successo”, si legge nel comunicato, “Aver interpretato con coerenza e più da vicino l’essenza della caccia e della pesca sensibili alla natura così come sono vissute nell’area alpina: come valore culturale oltre che come opportunità commerciale. E proprio il ricchissimo programma di eventi e iniziative, tutti legati da un filo conduttore che è l’equilibrio con l’ambiente, è stato un punto di forza per la mostra mercato di Riva. Il messaggio è chiaro e forte: promuovere il concetto di caccia e pesca come forme di utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Partendo dalla conoscenza scientifica e dal rispetto, con una particolare attenzione alla cultura venatoria mitteleuropea, la più ricca di tradizioni e di sensibilità ambientale. In questa forma, ExpoRiva si è data ormai un’identità precisa e unica nel panorama fieristico italiano del settore. Una concezione che parla di sensibilità, equilibrio e maturità nei rapporti fra uomo e natura, aprendo l’evento non solo agli appassionati ma anche alle famiglie, che hanno peraltro partecipato alla fiera in gran numero (oltre 600 i bambini che nei due giorni hanno fatto ingresso). Una strada virtuosa e di successo, che ExpoRiva seguirà in futuro. Con questi presupposti la manifestazione si confronta a viso aperto con le grandi fiere di caccia e pesca dell’Europa centrale.
Come nella altre edizioni i visitatori hanno confermato la loro propensione ad acquistare: oltre la metà ha lasciato i padiglioni delle Fiera di Riva del Garda portando con sé un accessorio, un capo di abbigliamento o altro, scelto nella vastissima offerta di articoli presenti. Per la gioia degli espositori non solo italiani – quest’anno erano ben 225, con crescita sia in quantità che in qualità – che hanno visto confermate le loro aspettative su una mostra mercato ormai affermata in ambito nazionale e che da domani può guardare con energia e fiducia al mercato europeo”.