Il partito Caccia ambiente, nella persona del componente la segreteria regionale Nunzio Castro, ha dato mandato allo studio Costa – Laudani affinché sia fatta diffida all’Assessorato regionale alle Risorse agricole e alimentari a “provvedere a volere avviare, senza ulteriore ritardo, le procedure di valutazione di incidenza ambientale su Sic e Zps al fine di disciplinare e autorizzare la caccia a tutte le specie nei suddetti siti in conformità alle misure di conservazione; provvedere all’immediata istituzione dei Comitati di gestione degli ambiti territoriali di caccia della Regione Sicilia e alla nomina dei relativi componenti in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 23 della L.R. 33/97, al fine di rendere concreto ed effettivo il diritto alla partecipazione collaborativa delle associazioni venatorie alle attività di salvaguardia della fauna selvatica e degli habitat naturali nonché allo svolgimento di tutte le attività previste nel succitato art. 23”.
Qualora in tempo utile non verranno adottati i dovuti provvedimenti di merito saranno adite le vie legali.
“L'atteggiamento omissivo e silente”, si legge nel comunicato, “degli organi regionali preposti all'attuazione di quanto sopra esposto ha raggiunto i limiti della decenza e ampiamente superato quelli della legalità. È assurdo e ingiusto che si chieda ai cacciatori di pagare una tassa, tra l'altro prossima a un aumento, per usufruire di un diritto che poi difatti non si permette di esercitare come previsto. È insensato e pericoloso che si chieda più volte di rispettare la legge quando poi proprio gli organi che la confezionano sono i primi a violarla. L'azione di Caccia ambiente non si ferma qui e presto altre incongruenze e abusi verranno fatti emergere anche in sede giudiziale”.