La messa al bando delle “armi d’assalto” da parte del primo ministro canadese Trudeau non ha sortito (strano…) gli effetti sperati: le sparatorie nella più grande città del Paese sono addirittura aumentate
Togliere le armi ai legali detentori non ha alcuna influenza sui criminali armati: la normativa draconiana approvata in fretta e furia lo scorso 1° maggio dal primo ministro canadese Justin Trudeau, che ha messo al bando 1.500 modelli di armi cosiddette “d’assalto”, è l’ulteriore conferma di questo (in verità semplice…) assioma. La riprova giunge attraverso un articolo pubblicato dal Toronto sun, che ha messo a confronto il numero di sparatorie e il numero di vittime e feriti nella più grande città del Paese (appunto Toronto, con quasi cinque milioni e mezzo di abitanti) tra il 1° maggio e il 6 settembre 2020 con lo stesso periodo del 2019. Il periodo è compreso tra l’entrata in vigore del provvedimento di messa al bando delle armi “d’assalto” di Trudeau e il weekend del labor day. Sorpresa sorpresa, nel 2020 ci sono state ben 208 sparatorie per un totale di 14 vittime e 92 feriti, contro le 185 sparatorie dello stesso periodo 2019, 12 vittime e 92 feriti.
Il commento sull’efficacia della normativa varata da Trudeau, espresso da Marcell Wilson, fondatore di One by one, una associazione che si occupa di far uscire i giovani dalle gang, è lapidario quanto impietoso: “impatto zero”. Secondo Wilson, e non solo, le armi che sono state vietate non sono minimamente utilizzate dai criminali, erano solo quelle legalmente detenute e utilizzate per la caccia, il tiro sportivo o per scopi collezionistici. Modelli di armi, tra l’altro, che lo stesso Wilson (ex membro di una gang) ha confermato che sono utilizzate dalla criminalità in rarissimi casi, se non mai. In pratica, come sottolineato dal quotidiano canadese, “ciò che Trudeau ha vietato erano armi senza alcun precedente di criminalità in questo Paese, sostenendo che ciò avrebbe fermato le sparatorie. I numeri mostrano che non è così”. Che dire? Un altro splendido risultato conseguito dall’ipocrisia al governo, a spese dei legali possessori di armi. Bravo Trudeau, sette più!