Si è concluso oggi, con la sfilata che ha percorso le principali vie del centro, il XXIII raduno dell'Associazione nazionale carabinieri, svoltosi a Milano nell’anno in cui si celebra il 130° anniversario di costituzione dell’Associazione. Alla presenza del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, del capo di stato maggiore della Difesa generale Claudio Graziano, del comandante generale dell'arma dei carabinieri, Tullio Del Sette, del presidente dell'Associazione nazionale carabinieri generale di corpo d’Armata Libero Lo Sardo, hanno sfilato oltre 80.000 carabinieri in servizio e in congedo. Sul palco hanno preso posto anche il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni e il senatore Carlo Giovanardi.
Ha aperto la sfilata la banda dell’arma dei carabinieri, seguita dalla bandiera di guerra, da una compagnia di carabinieri in grande uniforme storica e da una compagnia rappresentativa dei reparti territoriali. A seguire il medagliere dell’arma, i vertici dell’istituzione in servizio e in congedo con i decorati di Medaglia d’oro al Valor militare, i componenti degli organismi di rappresentanza militare, nonché una compagnia di allievi della scuola militare “Teuliè” e una compagnia del corpo delle infermiere volontarie della Croce rossa.
Hanno poi sfilato un secondo blocco aperto dalla fanfara del 3° reggimento “Lombardia” seguita dalla bandiera dell'Associazione nazionale carabinieri, dai vice presidenti e dal segretario nazionale del comitato centrale dell’Anc, da un plotone di soci dell’Anc e da un plotone dell’Anc in tenuta da Protezione civile, dai ragazzi dell’Opera nazionale di assistenza agli orfani dei militari dell'arma dei carabinieri, dalle sezioni estere e dai gruppi omogenei di ex corazzieri, carabinieri di montagna, subacquei, elicotteristi e carabinieri ausiliari, e infine da rappresentanze delle associazioni d’arma di Milano.
È stato poi il turno del terzo blocco, composto da una compagnia in uniformi storiche dell’arma e dagli Ispettorati regionali dell'Associazione nazionale carabinieri, e del quarto rappresentativo dell’organizzazione di volontariato dell’Associazione con cinofili e mezzi.
La manifestazione si è conclusa in piazza Duomo con la resa degli onori alle autorità.
La sfilata ha coinvolto, dalle 9 alle 13, i soci provenienti dalle 1.690 sezioni dell’Associazione nazionale carabinieri sparse sul territorio nazionale e dalle 31 sezioni estere, dal Canada all’Argentina, dall’Australia al Sud Africa, che si sono mescolati ai colleghi dell’arma in servizio dando vita alla festosa manifestazione.
Si è trattato del più importante momento della vita associativa di un sodalizio depositario della secolare tradizione di fedeltà dell’arma, che si è confermato ancora una volta vivo e presente nel tessuto connettivo della società, nella quale e per la quale opera assiduamente, in naturale prosecuzione di quel vincolo di appartenenza alla comunità che caratterizza l’arma in servizio. A testimoniarlo, la presenza alla sfilata di numerosi sindaci e presidenti di provincia con gonfaloni, che rappresentavano idealmente quel sentimento di fiducioso affidamento con il quale sempre di più le comunità italiane gratificano i presidi dell’Arma, integrandoli a tutti gli effetti nel loro patrimonio. Un impegno, quello dell’Associazione nazionale carabinieri, che si esplica nel settore del volontariato e della protezione civile, grazie all’instancabile ed entusiastica opera dei 125 nuclei di Protezione civile e dei 370 gruppi di volontariato costituiti su tutto il territorio nazionale, i cui mezzi hanno oggi accompagnato i radunisti nella sfilata.
Numerose anche le famiglie dei soci, provenienti da ogni parte d'Italia, la cui presenza sottolinea l'importanza del loro sostegno e dimostra come possano considerarsi esse stesse cellule della più grande famiglia dell’arma, il cui denominatore comune è costituito dall’incondizionata adesione al patrimonio di valori che da sempre contraddistinguono l’Istituzione.
La manifestazione, iniziata venerdì scorso, ha alternato gli onori ai caduti a esibizioni, come il carosello storico e il lancio di paracadutisti del 4° reggimento “Tuscania”. Non sono mancati eventi espositivi, come le mostre dei cimeli storici dell’arma e di mezzi e tecnologie dell’organizzazione di Protezione civile dell’Anc, e il concerto della banda dell’arma.