“Dai colpi di mano non può venire niente di buono, e ancora una volta si sceglie invece questa strada. Ma sulle politiche venatorie l’unica scelta razionale, utile che può portare da qualche parte è quella del confronto. In questo senso saluto positivamente le dichiarazioni odierne del Ministro delll’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e il suo impegno per porre rimedio alla Camera, e mi auguro quindi, che, come avvenuto lo scorso maggio, alla Camera dei deputati, si ritrovi l’intesa per riportare nei luoghi e nei modi deputati a risolverli i problemi del mondo agricolo e venatorio”. Questo il commento di Susanna Cenni, deputata del Pd, che interviene sulla “questione caccia” e sull’articolo 38 della legge comunitaria approvato in senato, che consentirebbe di superare i limiti del calendario venatorio fisso. “Quello che serve ora”, prosegue Cenni, “è abbandonare la fase delle furberie e dei colpi di mano che abbiamo visto al Senato, per tornare a collaborare e a ragionare. Ribadisco inoltre che questa strada non semplificherà un bel niente rispetto ai calendari, ma semmai fornirà materia per nuovi ricorsi e nuove sentenze consegnando a queste ultime la decisione effettiva sui calendari venatori. Occorrerà, invece, riaprire il tavolo di confronto con le Regioni, i rappresentanti del mondo agricolo, venatorio e ambientalista. La storia di queste settimane è ancora più paradossale se la confrontiamo con quanto sta avvenendo in Toscana”, conclude la deputata senese, “dove, nei giorni scorsi, il consiglio regionale ha varato un testo in materia ampiamente condiviso. Quanto avvenuto al Senato ha purtroppo soltanto un mero sapore elettoralistico in prossimità delle Regionali. Proviamo a metterci un po’ di serietà”.
Per quanto riguarda il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo, ha proposto un emendamento per eliminare la possibilità delle Regioni di definire deroghe al calendario venatorio, specie dei volatili, senza sottostare alla validazione vincolante da parte dell’Istituto per la Ricerca e Protezione Ambientale (Ispra). «È intenzione del Governo», ha sottolineato il ministro Prestigiacomo, «rimediare al “colpo di mano” avvenuto in Senato evitando una deregulation in un delicatissimo settore come quello della caccia, che deve obbedire a esigenze di tutela ambientale ed è rigidamente disciplinato da normative Europee».