Guardando all’interno della canna della vostra arma, vi sarà certamente capitato di vedere strisce color marrone all’interno delle rigature. Questi depositi, che alcuni neofiti erroneamente scambiano per ruggine, in realtà sono residui di rame lasciati dal passaggio dei proiettili. Come rimuoverli?
Guardando all’interno della canna della vostra arma, vi sarà certamente capitato di vedere strisce color marrone all’interno delle rigature. Questi depositi, che alcuni neofiti erroneamente scambiano per ruggine, in realtà sono residui di rame lasciati dal passaggio dei proiettili. Accumulandosi, questi residui possono portare a una diminuzione nella precisione dell’arma e, nei casi più estremi, può anche accadere un fenomeno chiamato keyholing, cioè il proiettile che colpisce il bersaglio di traverso perché non stabilizzato dalle rigature della canna. Il rame, infatti, si accumula nelle rigature e a lungo andare può influire sulla corretta rotazione del proiettile. Sia chiaro, se non fate tiro di precisione probabilmente non noterete alcuna diminuzione della precisione se non dopo migliaia e migliaia di colpi. Tuttavia se per voi pochi millimetri possono fare la differenza tra una rosata accettabile e un vero e proprio disastro, forse è il caso di prendere provvedimenti.Questa guida ha proprio lo scopo di dare alcuni consigli su come eliminare al meglio gli accumuli di rame, in modo da mantenere sempre al massimo le performance delle vostre armi.
Partiamo con alcune premesse. Prima di tutto bisogna considerare che le canne non sono tutte uguali. A seconda del calibro, del tipo di proiettile che si usa e dei materiali utilizzati, infatti, i depositi di rame si possono formare con tempistiche molto diverse fra loro. Per fare un esempio, le canne cromate internamente hanno una superficie estremamente liscia, quindi il rame tende ad accumularsi meno. Seconda cosa da tenere a mente riguarda la frequenza con cui dobbiamo usare lo sramatore. Come abbiamo detto in precedenza, a meno che la precisione non sia una vostra prerogativa, non è necessario sramare frequentemente la canna, spetta quindi a voi decidere quando compiere questa operazione a seconda delle vostre esigenze. Infine, sappiate che molto spesso i prodotti per la pulizia ordinaria delle canne non sono in grado di rimuovere in maniera soddisfacente il rame, dovrete quindi utilizzare degli appositi sramatori.
Per prima cosa servirà una buona bacchetta per la pulizia con uno spingipezzuola e delle pezzuole. Se avete dubbi riguardo a quale bacchetta acquistare o come utilizzarla, potete consultare questa guida (https://www.armietiro.it/come-pulire-la-canna-di-unarma-8271). L’utilizzo dello scovolino, in questo caso, non è fondamentale. La maggior parte degli sramatori, infatti, scioglie letteralmente il rame, non è quindi necessario usare uno scovolino per sgretolare i depositi. Nel caso in cui vogliate comunque utilizzarlo, evitate gli scovolini in bronzo o ottone, lo sramatore infatti scioglierebbe il rame contenuto in questi metalli, continuando a depositarlo nella canna a ogni passata. Meglio utilizzare uno scovolino con setole in nylon e anima in alluminio. Ultimo strumento di cui avremo bisogno, il più importante, è uno sramatore. In commercio se ne trovano di moltissimi tipi, tuttavia i più diffusi sono quelli liquidi o in forma di schiuma. Gli sramatori liquidi vengono applicati direttamente sulla pezzuola, quelli schiumosi, invece, vengono spruzzati nella canna, dove la schiuma si espande e rimuove il rame. Alcuni produttori sconsigliano di utilizzare questi prodotti in armi semiautomatiche con sistema a recupero di gas. Infatti la schiuma, espandendosi nella canna, può andare a infiltrarsi nella presa di gas, lasciando dei residui una volta che si asciuga. Questi residui, se non vengono rimossi, possono avere un impatto negativo sul corretto funzionamento dell’arma. È quindi consigliabile utilizzare la schiuma solo in armi senza sistema a recupero di gas oppure, se possibile, è meglio chiudere o tappare la presa di gas. Quando si utilizzano gli sramatori, è fondamentale leggere e seguire le istruzioni. Alcuni prodotti, infatti, hanno un alto contenuto di ammoniaca e se vengono lasciati agire per troppo tempo possono danneggiare l’interno della canna. Fate quindi attenzione a cosa usate e, se siete in dubbio, lasciate perdere il lavoro o chiedete consiglio ad un professionista. Meglio avere una canna piena di rame che una canna rovinata…
Prima di iniziare a eliminare il rame, pulite accuratamente la canna, questo permetterà di ottenere risultati migliori e faciliterà il compito dello sramatore. Per sapere come pulire la canna, potete sempre consultare questa guida (https://www.armietiro.it/come-pulire-la-canna-di-unarma-8271).
Dopo aver pulito la canna, possiamo iniziare il procedimento. Se utilizzate uno sramatore liquido, inzuppate una pezzuola, infilzatela sulla bacchetta e fatela passare all’interno della canna avendo cura di passare, ove possibile, dalla culatta. Se invece state utilizzando la schiuma, inserite il tubicino nella camera di scoppio in modo che sia a contatto con l’inizio delle rigature, tappate la volata e spruzzate il prodotto fino a saturare la canna. Fate attenzione, la canna si riempirà molto in fretta e se non state attenti correte il rischio di far schizzare schiuma da tutte le parti. State molto attenti a non far finire lo sramatore nel telaio dell’arma.
Una volta che il prodotto che avete scelto è nella canna, lasciatelo agire per il tempo indicato dal produttore e non di più. Come per la pulizia ordinaria, se lo sramatore non ha particolari controindicazioni, lasciatelo agire anche per diverse ore. Farete meno fatica e otterrete una pulizia migliore.
A questo punto bisogna controllare i risultati: prendete quindi una pezzuola pulita e spingetela nella canna con la vostra fida bacchetta. Noterete che la pezzuola, una volta uscita dalla volata, avrà un coloro bluastro. Non spaventatevi, è semplicemente il rame che avete appena rimosso. Continuate a passare pezzuole finché non usciranno pulite. Nel caso in cui continuino a uscire macchiate di rame, ripetete i passaggi descritti in precedenza.
Alcuni sramatori lasciano un residuo appiccicoso una volta che si asciugano, è quindi sempre meglio passare all’interno della canna delle pezzuole bagnate di olio per eliminare eventuali residui. Eliminare ogni traccia di sramatore è molto importante nel caso in cui si utilizzino prodotti particolarmente aggressivi. Ora potete utilizzare una torcia per guardare all’interno della canna, noterete che le strisce marroncine nelle rigature sono scomparse.
Tenete a mente che se avete regolato la vostra ottica con una canna non sramata, noterete un cambiamento nel punto d’impatto dei colpi. Se da ora in poi avete in programma di tenere sempre la canna priva di rame, regolate nuovamente l’ottica. Se invece non volete farlo, non toccate nulla, dopo qualche scatola di colpi il punto d’impatto tornerà alla normalità man mano che la canna si riempie nuovamente di rame.