L’Enpa (Ente nazionale protezione animali), come era abbondantemente prevedibile, ha indirizzato un comunicato al premier Matteo Renzi, sfruttando ad arte l’undicesima conferenza della Convenzione per le specie migratorie (Cms). “Volge ormai al termine il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea”, si legge nel comunicato Enpa, “chiediamo a Matteo Renzi di concluderlo con un gesto importante per l'ambiente promuovendo l'adozione, da parte dei 28 Paesi membri, del provvedimento di messa al bando del piombo dalle munizioni di caccia. Il provvedimento è stato adottato, sotto il segno dell'Onu, dall'undicesima conferenza della Convenzione per le specie migratorie appena tenutasi a Quito. Natura, biodiversità, cittadini gliene sarebbero grati: una parziale riparazione a una politica che sin qui è stata tutt'altro che attenta alle ragioni dell'ambiente. Certamente la sostituzione dei pallini di piombo con quelli di leghe non tossiche non può soddisfare chi, come noi, è totalmente contrario all'attività venatoria, ma non può essere in alcun modo sottovalutato quel fenomeno di inquinamento da piombo, oggetto di lunga e documentata denuncia, che non interessa soltanto le zone umide e le loro popolazioni selvatiche, ma terreno, boschi, falde acquifere: una delle facce meno conosciute della insostenibilità della caccia. Il bando di Quito è definitivo, generale e urgente, con la scadenza del 2017. Chiediamo che l'Europa faccia subito la sua parte, e che il presidente italiano operi una forte sollecitazione politica in tal senso, nella consapevolezza che le risposte ai problemi ambientali nell'Unione come in Italia, non possono più aspettare”.
Come volevasi dimostrare…
L’Enpa (Ente nazionale protezione animali), come era abbondantemente prevedibile, ha indirizzato un comunicato al premier Matteo Renzi, sfruttando ad arte l’undicesima conferenza della Convenzione per le specie migratorie (Cms)