Gli specialisti del Rifle Ipsc accolti con una super cerimonia d’apertura: evoluzioni in cielo dei Mig, collegamento in diretta con il comandante della base spaziale russa e il ministro dello sport che ha portato il saluto del presidente Vladimir Putin. A due passi da Mosca, il Campionato del mondo in una struttura di tiro che ha lasciato tutti a bocca aperta
Il Campionato del mondo di Rifle Ipsc si è ufficialmente aperto a Mosca. Con un anno di ritardo (avrebbe dovuto disputarsi nel 2016), la massima competizione mondiale riservato all’arma lunga con canna rigata ha richiamato oltre cinquecento specialisti da tutto il mondo, tra i quali i rappresentanti della nazionale italiana, guidati dal commissario tecnico, Roberto Vezzoli, e dal capo delegazione, Fabrizio Pesce. I russi hanno fatto le cose in grande, a partire dalla cerimonia di apertura, con colpi di scena che hanno lasciato a bocca aperta molti dei presenti.
A rimarcare l’importanza che questo evento ha in Russia, il rappresentante del governo presente sul palco ha letto una lettera firmata da Vladimir Putin in persona, con la quale lo “zar” augurava a tutti una gara ricca di soddisfazioni. Poi, è stata la volta di una pattuglia di Mig 29 che ha sorvolato la cerimonia, regalando spettacolari acrobazie. Anche la guardia presidenziale e la guarda presidenziale a cavallo era presente con una spettacolare esibizione, con tanto di parade drill con gli inseparabili Simonov Sks. Per concludere l’incredibile collegamento in diretta con la base spaziale russa in orbita intorno alla terra, dalla quale ha voluto salutare tutti i tiratori addirittura il comandante della missione russa. A fare da contorno, un ricco schieramento di mezzi militari storici (a partire dall’Olimpiade del 1936) e moderni con carri armati, aerei, mezzi lanciamissili, lanciamissili nucleari tattici.
Per quanto riguarda la gara vera e propria, da sottolineare che sono 28 i tiratori italiani impegnati in gara, tra quelli inseriti nelle squadre ufficiali e quelli iscritti con le slot a disposizione della region Italia. La gara si preannuncia difficilissima dal punto di vista tecnico: il campo russo dispone di tantissimi stage di tiro, 26 dei quali con tiri fino a 300 metri e una decina fino a 60 metri. Alla difficoltà dei tiri alle lunghe distanze, si aggiunge anche il vento quasi sempre presente sul campo di gare, con folata che cambiano per intensità e direzione.