In attesa del recepimento della direttiva Ue, i cittadini svizzeri hanno aumentato a dismisura le adesioni all'associazione di tutela dei possessori di armi Pro Tell
In attesa del previsto recepimento anche in territorio elvetico della direttiva europea “disarmista”, il popolo svizzero sta palesando una decisa contrarietà, tanto che le fonti di informazione locale danno conto di un vero e proprio boom di iscrizioni alla locale associazione di tutela dei possessori di armi “Pro Tell”. In meno di un anno, cioè tra giugno 2017 e aprile 2018, il numero di iscritti è aumentato del 44 per cento, passando cioè da 8.700 a 12.500.
«Questo aumento mostra che sempre più cittadini sono inquieti riguardo ai loro diritti e libertà in questo Paese», ha dichiarato il presidente di ProTell Jean-Luc Addor, consigliere nazionale vallesano dell'Udc, confermando le cifre pubblicate dal giornale friburghese "La Liberté".
Addor ha aggiunto di aspettarsi l'afflusso di ancora più nuovi membri. L'associazione, che rappresenta gli interessi di cacciatori, tiratori e collezionisti di armi, si aspetta di raggiungere quota 20.000 entro la fine dell'anno.
Nel caso di recepimento della direttiva, la Pro Tell ha già annunciato che proporrà un referendum, come anche già detto dalla federazione sportiva svizzera di tiro (Ssv/swiss shooting). Anche l’Udc si oppone al recepimento. La Svizzera è chiamata ad adeguare la propria legislazione in quanto paese membro dello Spazio Schengen.