Il presidente di Assoarmieri, Antonio Bana, ha deciso di replicare all'iniziativa della Lav contro i punti vendita Decathlon, "rei" di vendere abbigliamento e accessori dedicati (anche) alla caccia
Il presidente di Assoarmieri, Antonio Bana, ha deciso di replicare alla notizia relativa alla campagna della Lav nei confronti dei punti vendita Decathlon, "rei" di vendere abbigliamento e accessori (anche) per la caccia.
"Come Presidente degli armieri Italiani , come cacciatore e come avvocato libero professionista mi sento offeso da affermazioni prive di fondamento", ha dichiarato Bana, riferendosi in particolare all'affermazione secondo cui la caccia sarebbe una attività "così violenta e inquinante". "La cultura venatoria", ha proseguito Bana, "ha un altissimo valore che deve essere rispettato e difeso sul nostro territorio. Intorno alla caccia si è in ogni tempo e luogo creata una cultura fatta di simboli, linguaggi e codici comportamentali di grande rispetto per la natura in tutte le sue forme. Caccia non vuol dire solo abbattimento o cattura di animali, vi è uno studio scientifico, tradizioni, usanze e rispetto di una serie di regole non solo durante l'esercizio venatorio ma anche durante tutto l'anno, su diversi campi della vita venatoria, sulla sua terminologia, sul suo studio normativo, sul trattamento della carne di selvaggina e la corretta filiera alimentare unica nel suo genere per qualità e trasparenza del prodotto nutrizionale. Su ogni aspetto noi italiani legati a questa tradizione venatoria mitteleuropea siamo tra i primi d'europa. Fa sorridere l'attacco mediatico al centro commerciale della Decatlon per intimare di rimuovere l'abbigliamento e strumenti da caccia dagli scaffali e dai siti di e- commerce. Noi cacciatori, noi amanti e veri conoscitori della natura, sempre sotto esame di una complessa e pretenziosa società non possiamo più tollerare l'ignoranza, ovvero l'incompetenza di persone che non riconoscono di non sapere e giudicano da lontano senza un confronto concreto!".