Dieter Anschütz, il patriarca della nota azienda tedesca di armi per il tiro sportivo e l'attività venatoria, compie oggi 85 anni. "Ben pochi possono vantare un contributo paragonabile allo sviluppo degli sport del tiro, quale quello che mio padre ha dato negli ultimi 60 anni", ha commentato il figlio Jochen, attuale presidente (e rappresentante della quinta generazione) dell'azienda di Ulm.
Formatosi, nell'adolescenza, nella storica sede Anschütz di Zella Mehlis, vicino a Suhl, dopo la guerra seguì il trasferimento della fabbrica a Ulm, per emigrare negli anni Cinquanta negli Stati Uniti, lavorando per note aziende del settore. Una volta rientrato in patria, ha sempre curato con particolare attenzione il contatto diretto con gli sport del tiro e, soprattutto, con gli atleti. E i risultati lo hanno ampiamente ripagato, a partire dal primo campionato del mondo di Aria compressa, vinto da Gerd Kümmet nel 1966 con una carabina Anschütz 220. Dopo aver assunto la presidenza dell'azienda nel 1969, dal padre Max e dallo zio Rudolf, si è dedicato alla specialità del Biathlon: anche in questo caso i risultati parlano da soli, oggi il 97 per cento degli agonisti di questa specialità usa carabine Anschütz.