Continua a tenere banco nelle armerie e nei poligoni la questione della “doppia classificazione” comune e sportiva, che poi “denunci tu come vuoi”. In realtà le cose non stanno assolutamente così
La confusione sul sistema di classificazione delle armi gestito dal Banco nazionale di prova continua apparentemente a regnare sovrana, con particolare riferimento a uno specifico aspetto, che è quello della classificazione sportiva delle armi. O meglio, per scendere ancora di più nello specifico, alla fantomatica “doppia classificazione comune-sportiva” della quale godrebbero alcune armi, magica proprietà alla quale si accompagnerebbe (secondo i fautori) la possibilità da parte del possessore dell’arma in oggetto, di denunciarla comune da sparo oppure sportiva a seconda del proprio desiderio o delle proprie necessità.
Come peraltro abbiamo già spiegato QUI, parlando in generale del sistema di classificazione delle armi secondo la metodologia adottata dal Banco di prova a partire dal 2012, i codici di classificazione assegnati alle armi comuni da sparo non sono unici per ogni singolo modello, bensì c’è un medesimo codice per tutte le armi dello stesso tipo, dello stesso produttore, dello stesso calibro e con lo stesso sistema di funzionamento. Per esempio, tutte le pistole semiautomatiche Beretta calibro 9×21, non sportive, hanno il medesimo codice di classificazione, che è 12_00281. Se si va sul sito del Banco di prova e si apre la scheda di classificazione corrispondente a quel codice, si scopre che molte delle indicazioni sono del tutto generiche: la lunghezza di canna si precisa solo che deve essere inferiore a 300 mm, la lunghezza totale inferiore a 600 mm e non è precisato alcuno specifico nome di modello (proprio perché uno stesso codice serve più modelli di armi corte in 9×21 Beretta). Nel momento in cui viene approvata la classificazione sportiva di specifici modelli di armi già classificate comuni da sparo, dal codice di classificazione “base” vengono estrapolati una serie di codici secondari, che si differenziano per l’aggiunta del suffisso S1, S2, S3, tante quante sono le armi sportive classificate. Quindi, per continuare il nostro esempio, la pistola Beretta Apx Combat, che è sportiva, ha codice di classificazione 12_00281s6, significando con ciò che è la sesta pistola 9×21 Beretta a essere stata classificata sportiva. Se si apre, però, la scheda specifica di classificazione, si nota che è presente sia lo specifico nome del modello, sia una specifica lunghezza di canna, sia una specifica lunghezza totale. Nelle note in calce possono essere presenti ulteriori elementi per l’identificazione (in questo caso, restando sull’esempio della Apx Combat, si precisa che il carrello è fresato per l’applicazione di collimatori a punto rosso e la canna ha filettatura di volata, protetta da ghiera).
Da quanto esposto risulta evidente che la Apx Combat (sempre per restare al nostro esempio), che ha uno specifico nome di modello, una specifica lunghezza di canna e una specifica lunghezza totale, è classificata sportiva. Non ha “doppia” classificazione. La classificazione “di base” 12_00281 è quella relativa a tutte le semiautomatiche Beretta 9×21 che non siano state classificate sportive. La classificazione 12_00281s6 è invece specifica per la Apx Combat. Che, quindi, in quanto sportiva, dovrà essere denunciata sportiva da tutti coloro i quali l’acquistano, non a seconda dell’umore o delle necessità. Se si desidera acquistare una Apx che non sia sportiva, bisognerà rivolgersi a uno dei modelli che non sono stati classificati sportivi. Queste sono le regole attualmente vigenti, se il ministero dovesse autorizzare (è stato inviato un parere in proposito) una differente possibilità, ovviamente la questione potrebbe cambiare radicalmente. Ma a oggi, la “doppia classificazione” NON esiste.