User frendly, con questo termine inglese la maggior parte dei produttori di armi destinate al mercato militare indicano un fucile di facile impiego, con il quale si ottengono anche buoni risultati al tiro senza eccessivo allenamento.In quest’ottica, la Fn del gruppo Herstal ha inaugurato il terzo millennio con un’arma rivoluzionaria destinata a cambiare il concetto del fucile d’assalto o, perlomeno, ha realizzato ciò che molti altri costruttori si erano proposti senza…
User frendly, con questo termine inglese la maggior parte dei produttori di
armi destinate al mercato militare indicano un fucile di facile impiego, con il
quale si ottengono anche buoni risultati al tiro senza eccessivo allenamento.
In quest’ottica, la Fn del gruppo Herstal ha inaugurato il terzo millennio con
un’arma rivoluzionaria destinata a cambiare il concetto del fucile d’assalto o,
perlomeno, ha realizzato ciò che molti altri costruttori si erano proposti
senza riuscirci. La Fn, basandosi sui successi ottenuti durante lo sviluppo
dell’Oicw statunitense (tuttora allo stato di prototipo e, probabilmente,
destinato in futuro solo a pochi eletti, a causa dei costi proibitivi), ha
creato un’arma di concezione modulare, in grado di essere continuamente
aggiornata. Altre aziende hanno già tentato di intraprendere questa strada (tra
queste la Imi con il Tavor e la Singapore Technologies con il Sar 21), ma,
nonostante i buoni propositi, sono riusciti a realizzare un ibrido senza futuro
in quanto entrambe le armi, anche se di concezione modulare, possono essere
integrate con accessori già esistenti senza, però, lasciare spazio all’
evoluzione. Inoltre la Fn, durante la fase progettuale, ha voluto realizzare un’
arma in grado di essere impiegata da tiratori destrimani o mancini senza
bisogno di interventi sulla meccanica. Altre aziende ci avevano provato, ma
erano state costrette a giungere a un compromesso, che (come nei casi del
Fa-Mas e dello Steyr Aug), richiedeva, per i mancini, interventi meccanici. Un
mancino può utilizzare il Fa-Mas solo spostando l’unghia dell’estrattore sul
lato opposto, mentre sull’Aug è addirittura necessario cambiare l’otturatore.
Durante la fase progettuale, la Fn è stata attenta anche ai costi, per offrire
un prodotto dal prezzo abbordabile, paragonabile a quello di qualsiasi altro
fucile d’assalto. Il discorso cambia se si vuole accessoriarlo, scelta che
comunque può essere effettuata in un secondo tempo senza dover intervenire
radicalmente sul fucile.
Il nuovo fucile d’assalto, denominato F2000, è un bull pup con calciatura in
materiali polimerici e nuove soluzioni meccaniche perfettamente integrate con
la vecchia tecnologia.
A sinistra, la particolare finestra di espulsione dei bossoli. A fianco, la
culatta dell’arma, con le sedi per i tenoni di bloccaggio.
La canna del fucile è parte integrale di un modulo che comprende anche il
condotto di espulsione e la slitta Std Mil 1913 di attacco dell’ottica. Le
pareti del condotto di espulsione del bossolo servono da ancoraggio della canna
nella parte inferiore e, superiormente, da base di aggancio del gruppo ottico.
Il modulo è molto interessante e curioso: per la prima volta la canna non è un
componente a sé stante ma comprende altri elementi che ne aumentano la rigidità
e, al contempo, servono a dissipare il calore. Il condotto di espulsione dei
bossoli svolge anche la funzione di intercapedine di raffreddamento e, per
questo, ha diverse fresature di ventilazione. I bossoli, muovendosi lungo il
condotto, spostano l’aria calda e la fanno fuoriuscire dal fucile. La parte
anteriore della canna, esposta per circa 50 mm, è lavorata con fresature
circolari per aumentare la superficie della canna stessa e, quindi, la
dissipazione del calore. Il rompifiamma tipo Vortex è tagliato “a fetta di
salame” angolato verso l’alto e con fori di vampa disposti sul piano
orizzontale e superiore; nella parte interiore il rompifiamma non ha fori, per
evitare che i gas diretti verso il terreno alzino nuvole di polvere oscurando
la vista del tiratore. Il gruppo otturatore, con il pistone dei gas e le
relative aste guidamolla e molle di recupero, è alloggiato all’interno della
calciatura e copre il pacchetto di scatto. Solo l’asta di rinvio del pistone
dei gas è posta sul lato sinistro del fucile, scorrendo parallelamente alla
canna. L’afflusso dei gas viene controllato da una valvola regolabile posta sul
lato sinistro del castello, con un funzionamento analogo a quello dello Steyr
Aug. Agendo sulla valvola di regolazione dei gas, cambia anche la cadenza di
tiro del fucile, compresa tra gli 800 e i 900 colpi al minuto. L’asta di rinvio
è solidale al portaotturatore che, a sua volta, controlla un otturatore a testa
rotante con 8 tenoni di chiusura (un funzionamento analogo a quello dell’Aug o
dell’M16). . Il fucile è privo di un espulsore vero e proprio ma usa un sistema
ingegnoso e alquanto inusuale per espellere il bossolo.
Le due viste dell’arma. il fucile qui a sinistra è equipaggiato con il
lanciagranate da 40 mm.
Subito dopo lo sparo l’otturatore arretra, trascinando con sè il bossolo, arma
il cane interno e torna ad avanzare, sempre con il bossolo agganciato alla
faccia dell’otturatore. Nel momento in cui il bossolo entra in contatto con una
nuova cartuccia presente nel caricatore, o una volta terminate le munizioni con
il risalto dell’elevatore del caricatore, il bossolo si inclina verso l’alto,
inserendo il colletto dentro la guida in teflon posta dietro alla camera di
scoppio. Sospinto dalla parte superiore dell’otturatore, entra completamente
dentro alla guida in teflon che, a sua volta, lo convoglia dentro il condotto
di espulsione. Nel momento in cui l’otturatore va in chiusura, il bossolo entra
in contatto con una leva posta sopra l’otturatore che, con un colpo secco, lo
inserisce completamente e definitivamente dentro il condotto di espulsione. Un
anello elastico in teflon impedisce al bossolo il ritorno in camera di scoppio.
(per vedere l’F2000 in azione, clicca qui). Essendo assente la finestra di espulsione in prossimità della
camera di scoppio, risulta impossibile un’ ispezione visiva della camera
stessa, pertanto i progettisti hanno realizzato una botola di ispezione posta
dietro all’ottica. Il coperchio della botola è stato realizzato in modo da
interferire con la linea di mira, di conseguenza è impossibile sparare con il
coperchio aperto. Il gruppo di scatto è alloggiato nella parte posteriore del
calcio, subito sotto alla guida del portaotturatore e sopra al vano batterie.
Per estrarlo è sufficiente tirare l’anello posto posteriormente, non occorre
agire su viti o spine. Il pacchetto di scatto è derivato da quello del P90, a
sua volta ispirato a quello dello Steyr Aug. Oltre al cane e alla sicura
manuale e automatica, include due disconnettori: nel tiro semiautomatico viene
impiegato solo il primo mentre, quando si spara in automatico, entrano in
funzione entrambi, in successione. Di conseguenza, posizionando il selettore in
automatico, per sparare a raffica è necessaria una trazione decisa: i due
disconnettori partono in successione, prima un solo colpo e successivamente la
raffica.
Il caricatore, per motivi di standardizzazione Nato, è identico a quello dell’
M16. Il pulsante di sgancio è a pressione, posto centralmente rispetto all’asse
dell’arma e riparato dai colpi dal ponticello del grilletto e dal bocchettone
del caricatore.
Il sistema di puntamento dell’F2000 è di tipo ottico. Consiste in un
cannocchiale da 1,6 ingrandimenti montato su una slitta Std Mil 1913 e protetto
da un coperchio in polimeri antiurto con alla sommità le mire di emergenza,
stampate direttamente nell’involucro. Il cannocchiale è stato costruito in
economia, perché la Fn ha deciso di influire con questo componente solo in
minima parte sul prezzo dell’arma, visto che spesso i committenti preferiscono
installare ottiche di loro scelta. Oltre al sistema di puntamento
convenzionale, fornito con il modello base, la Fn propone un’ulteriore ottica,
per ora allo stadio sperimentale e sviluppata in collaborazione con la Noptel
belga. Il nuovo sistema ottico è progettato per essere impiegato di giorno e di
notte con occhiali per la visione a infrarosso ed è dotato di un computer di
tiro in grado di calcolare automaticamente la caduta della pallottola e la
parabola della granata da 40 mm. Una volta inquadrato il bersaglio si schiaccia
il pulsante posto davanti al ponticello del grilletto, il quale invia un
comando al sistema ottico che, tramite un piccolo impulso a infrarossi, calcola
la distanza del bersaglio mostrandola sul display del reticolo.
Contemporaneamente, compensa la caduta del proiettile, generalmente una
cartuccia Ss109, abbassando il reticolo. Per il lancio della granata, sempre
basandosi sui dati acquisiti dal telemetro, vengono attivate quattro luci di
colore rosso, due sul bordo esterno dell’oculare posteriore e due nella parte
superiore anteriore dell’ottica. Le due coppie di luci sono poste su una linea
verticale: quando è accesa la luce superiore il fucile deve essere inclinato
verso l’alto, con quella inferiore accesa bisogna abbassare l’arma. Raggiunta
la corretta angolazione di tiro si attivano due luci verdi. Il computer di tiro
ha in memoria 8 tipi di granate diverse e un proiettile. Nel caso venissero
utilizzate granate non presenti nel programma, è possibile utilizzare i tasti +
e – posti sopra l’ottica per aggiustare il tiro.
Il fucile è dotato di moduli aggiuntivi da applicare al posto dell’astina.
Tutti i moduli sono agganciati all’arma da quattro pioli passanti attraverso la
calciatura e bloccati in sede dalla guide del modulo canna: per cambiarli basta
rimuovere il gruppo canna, sostituire il modulo e rimontare il gruppo canna.
Il modulo più semplice consiste in un’astina con un foro al centro da un
pollice e all’interno due ganasce. Nel foro possono essere inseriti puntatori
laser e torce, ma il modulo più interessante è il lanciagranate da 40 mm,
disegnato dalla Fn per l’F2000. Il lanciagranate, di tipo convenzionale, viene
aperto spingendolo in avanti. Il grilletto del lanciagranate è stato progettato
per posizionarsi esattamente sotto a quello del fucile. Per evitare confusione
funziona solo in doppia azione, in questo modo il tiratore anche se posiziona
il dito indice sul grilletto sbagliato si accorge subito della differenza del
peso di scatto e della corsa.
Sul lato destro del lanciagranate, due bracci ribaltabili svolgono la funzione
di mirino e tacca di mira per il lancio della granata. Queste mire metalliche
sono assolutamente inutili se viene impiegato il sistema ottico elettronico con
computer di tiro.
A sinistra, particolare della guardia, sotto la quale si nota il grilletto del
lanciagranate. A fianco, gli organi di mira pieghevoli per il lancio delle
granate.
[
]
La prova completa, con molte più foto, la trovate su Armi e Tiro di settembre
2001.
[
]
Costruttore: Fn Herstal Sa, Voie del Liege 33, B-4040 Herstal Belgio
Modello: F2000
Calibro: .223 Remington tipo Ss109
Velocità alla bocca: 900 metri al secondo, granata 76 metri al secondo
Cadenza di tiro: da 800 a 900 colpi al minuto , a seconda della posizione della
valvola di regolazione dei gas
Lunghezza totale: 694 mm , 727 mm con il lanciagranate
Lunghezza canna: 400 mm, canna lanciagranate 230 mm
Rigatura canna: 4 righe ad andamento destrorso con un passo di un giro in 7
pollici
Peso a vuoto: 3.600 grammi, 4,.600 con lanciagranate
Calciatura: in resina epossidica rinforzata con fibra di vetro
Meccanica: In acciaio con guida dei bossoli in polimeri
Sistema di funzionamento: a presa di gas indiretta con valvola di regolazione
dell’afflusso dei gas
Otturatore: otturatore con otto alette di chiusura in testa
Scatto: singolo, cane interno, in Abs estraibile dall’arma
Selettore:a ghiera su tre posizioni, posto sotto al grilletto.
Caricatore: prismatico da 30 colpi costruito secondo specifiche Stanag
Organi di mira: sistema di puntamento ottico da 1,6 ingrandimenti, in
alternativa computer di tiro programmabile con compensazione automatica sul
reticolo della caduta della pallottola e sull’oculare e nella parte superiore
dell’ottica per la compensazione della caduta della granata da 40 mm.
Alimentazione del computer di tiro tramite pacco batteria posto nel calcio del
fucile
Peso del sistema ottico: 1.000 grammi