Lo dichiara il vicepremier subito dopo l’approvazione della “nuova” legittima difesa: «Non si distribuiscono armi, non si legittima il Far west, ma si sta con i cittadini per bene»
«Fatemi dire che questo 28 marzo 2019 è un bellissimo giorno non per un partito, per Salvini o per la Lega, ma per gli italiani», esordisce il vicepremier Matteo Salvini dopo il via libera al senato sulla revisione della legittima difesa. «Perché finalmente dopo anni di chiacchiere e di polemiche è sancito definitivamente dal parlamento italiano il sacrosanto diritto alla legittima difesa per chi viene aggredito in casa sua, nel suo negozio, nella sua cantina, nella sua azienda agricola, nel suo bar. Si eliminano anni e anni di giri per i tribunali e di spese legali, si elimina il risarcimento di centinaia di migliaia di euro per i parenti dei poveri rapinatori. Non si distribuiscono armi, non si legittima il Far west, ma si sta con i cittadini per bene. Quindi da oggi i delinquenti sanno che fare i rapinatori in Italia è più difficile, è un mestiere ancora più pericoloso: quindi ovviamente punteremo su polizia, carabinieri, telecamere e forze dell’ordine. Ma se entri in casa mia, di notte, armato e mascherato, io ho diritto di difendermi prima che tu metta le mani addosso a me o ai miei figli. Penso che sia una bella pagina e il fatto che sia stato votato a stragrande maggioranza tranne che dal Pd, tanto il Pd voterebbe contro qualsiasi cosa pur di dire di no, alla Lega, a Salvini e al governo, onore al merito alla squadra che ci ha lavorato per anni e anni con fruttuosi risultati. E grazie anche agli amici dei 5 stelle e grazie a Forza Italia e Fratelli d’Italia che hanno sostenuto questa battaglia di civiltà».
L’aveva dichiarato ad Armi e Tiro durante l’ultima Hit, che entro marzo avremmo avuto la nuova legittima difesa, e Salvini ha tenuto fede. La vittoria della Lega su uno dei suoi temi “bandiera” porta, poi, la firma di tutto il centrodestra unito. Perché, se all’interno della maggioranza non sono mancati i mal di pancia di alcuni grillini, da Forza Italia e da Fratelli d’Italia sono invece arrivati compatti i voti a sostegno del disegno di legge.
«Finalmente la difesa è legittima davvero», esulta il ministro Giulia Bongiorno sottolineando come la nuova legge cancelli una volta per tutte gli “ingiusti calvari giudiziari” a cui una certa magistratura sottopone le vittime di furti e rapine. È proprio l’Associazione nazionale magistrati, more solito, ad alzare le prime barricate contro la riforma lamentando “pericolosi automatismi” e, soprattutto, la restrizione degli “spazi di valutazione dei magistrati”. “Tutto ciò significa che tutti saranno meno garantiti”, ha concluso il sindacato delle toghe con una posizione che sembra più politica che “tecnica”.