Fidc: la foto fa scandalo
L’immagine scelta dalla Federcaccia per la campagna di tesseramenti ha suscitato scandalo nelle associazioni ambientaliste e ha trovato pronta eco sui principali organi di informazione: un fanciullo con un richiamo, accanto a un fucile. Apriti cielo! “Federcaccia spara contro la serenità dei bambini e la loro capacità di vivere in armonia con la natura”, ha esordito Sara Fioravanti del Wwf. L’Enpa ha chiesto il ritiro immediato della campagna, ritenendo la foto “…
L’immagine scelta dalla Federcaccia per la campagna di tesseramenti ha
suscitato scandalo nelle associazioni ambientaliste e ha trovato pronta eco sui
principali organi di informazione: un fanciullo con un richiamo, accanto a un
fucile. Apriti cielo! “Federcaccia spara contro la serenità dei bambini e la
loro capacità di vivere in armonia con la natura”, ha esordito Sara Fioravanti
del Wwf. L’Enpa ha chiesto il ritiro immediato della campagna, ritenendo la
foto “agghiacciante” e aggiungendo: “Gli interessi di una piccola lobby non
devono assolutamente giustificare l’incivile strumentalizzazione di un minore.
Armare i minorenni, è forse questa l’idea di civiltà di cui intendono farsi
promotrici le doppiette?”. “Se iniziamo a far vedere i bambini con i fucili o i
giovani con il whisky siamo rovinati”, ha chiosato il presidente di Telefono
blu, Pierre Orsoni. “Non è armando i bambini che Federcaccia sconfiggerà le
paure dell’invecchiamento e del declino”. Così la Lipu: «Comprendiamo», ha
detto Giuliano Tallone, presidente Lipu «come Federcaccia non sappia più come
raddrizzare un trend che la vede in declino e con un età media dei suoi
iscritti sempre più elevata, ma la soluzione di armare i più giovani e
insegnare loro a sparare è inaccettabile. Ricordiamo quasi con una sorta di
nostalgia un’immagine di Federcaccia diffusa qualche anno fa, dove un anziano
con fucile in spalla accompagnava un giovane per insegnargli quei valori di
conoscenza della natura e di rispetto del territorio. Federcaccia ritiri la sua
campagna», ha concluso, «ma anche il Parlamento dia il buon esempio: respinga
con forza, la proposta del disegno di legge Orsi che vorrebbe dare ai sedicenni
la possibilità di cacciare». Il presidente dell’Osservatorio dei minori,
Antonio Marziale: «L’utilizzo dei bambini nelle campagne pubblicitarie di
qualsiasi tipo è già un problema, ma associarne l’immagine a una attività che
ha a che fare con le armi come la caccia è intollerabile». Per Alessandra
Mussolini, presidente della commissione bicamerale per l’Infanzia «il lancio di
Federcaccia è una cosa grave e molto brutta», per Isabella Bertolini (Pdl)
«tutto ciò che strumentalizza i bambini è di pessimo gusto e andrebbe vietato».
Non diversamente Paola Binetti (Pd) si schiera contro chi ha ideato una simile
campagna pubblicitaria perché «dimostra di conoscere poco e amare poco
l’infanzia». Per Ermete Realacci (Pd) è semplicemte una campagna «di pessimo
gusto». «Ignobile e vergognosa» per Angelo Bonelli (Verdi) e Sandra Cioffi
(Mpa) fa osservare: «Le armi non devono essere date ai ragazzini, basta vedere
le stragi che succedono in paesi come gli Stati Uniti». Fuori bersaglio il
senatore Ignazio Marino, che ha stigmatizzato l’appartenenza della Fidc al
Coni, evidentemente senza sapere che l’associazione venatoria non è più
federata al Coni da diversi anni. Il presidente di Federcaccia, Gianluca Dall’
Olio, ha fatto un parziale dietro-front: «Non volevamo sollevare un polverone
di questa portata», dice. «Sì capisco, potrebbe essere un boomerang »,
aggiunge. «Sarebbe stato meglio optare per un ragazzo con qualche anno in più»,
ammette alla fine. «Ma non un vecchio. Perché la nostra campagna ha uno scopo
preciso: trasmettere la cultura della caccia alle nuove generazioni,
avvicinarle a questo sport, l’età dei cacciatori italiani va dai 65 ai 78 anni.
Non va bene così. La caccia rischia di finire se non c’è un ricambio
generazionale».