In risposta alla diffusione della notizia del ritiro dal servizio attivo di un lotto di cartucce 9 mm parabellum in dotazione alla polizia, la Fiocchi ha pubblicato il seguente comunicato:
"La Fiocchi Munizioni spa, a seguito del clamore mediatico provocato da quella che può invece essere considerato un episodio rientrante nella normale prassi industriale, deve intervenire a tutela del nome dell’azienda e dell’industria armiera italiana (la prima in Europa a livello civile e sportivo), nonché per tranquillizzare gli operatori di Polizia e i singoli cittadini, di certo allarmati da presunte carenze in ambito di difesa interna.
Il riferimento è all’articolo “Il Viminale ha (ri)fatto cilecca: milioni di proiettili da buttare” pubblicato da Il Fatto Quotidiano a pagina 2 dell’edizione di oggi, 24 novembre 2015, con richiamo in prima pagina, poi rilanciato da altre testate. Nell’articolo citato si rende nota una parte della vicenda che in realtà vede coinvolte – secondo quanto comunicatoci dal Viminale – solo alcune decine di pezzi forniti dalla nostra azienda, appartenenti tutti a 4 lotti produttivi su un totale di 16 (per complessivi 6 milioni e 400 mila pezzi). Escluse queste poche unità facilmente individuabili e contenute in un numero limitato rientrante nelle normali statistiche di settore, il resto della fornitura è perfettamente utilizzabile, e affidabile, in qualsiasi contesto operativo.
“In tutta onestà – commenta Stefano Fiocchi, amministratore delegato dell’azienda lecchese – la Fiocchi non si spiega questo clamore mediatico che, oltre a infangare il nome di un’azienda fondata nel 1876 e che oggi conta oltre 600 dipendenti, espone le istituzioni a illazioni quanto mai infondate su rischi per la sicurezza di cui al giorno d’oggi non si sente davvero il bisogno. Ribadiamo che, come dimostra la sua lunga storia, la Fiocchi è un produttore affidabile. E’ attualmente in corso la procedura prevista da contratto per risolvere la problematica emersa, normale in qualsiasi contesto industriale di settore. Siamo comunque a disposizione per tutte le verifiche del caso”. La Fiocchi Munizioni spa, fondata nel 1876, esporta ormai in tutto il mondo ed è nota, come l’intero settore armiero civile e sportivo italiano che rappresenta, come un’eccellenza indiscussa per l’alta qualità delle sue forniture. Al suo interno adotta sistemi di controllo di altissima precisione, ai quali possono sfuggire solo quantità infinitesimali di forniture, come in questo caso, rispetto ai milioni di pezzi prodotti. L’azienda quindi, una volta informata della problematica, si è messa da subito a disposizione per la risoluzione della vicenda, anche in virtù del senso di responsabilità civile proprio della famiglia Fiocchi".