Grazie all’impegno costante dei suoi associati, Fisat ha incontrato ieri il ministro della Semplificazione Amministrativa, Roberto Calderoli. Un brevissimo incontro che ha permesso di verificare con lui quale sia la situazione attuale del decreto infame di recepimento della Direttiva europea 2008/51/CE che, nel caso dovesse passare, causerebbe la morte delle attività sportive in materia di tiro, dei piccoli fabbricanti e delle armerie.
Il ministro, che si è rivelato preparatissimo e informatissimo sulla questione, ha riferito senza mezzi termini che sta seguendo personalmente la questione dell’iter dell’approvazione, avendo personalmente sensibilizzato anche il ministro dell’Interno Maroni. Purtroppo la battaglia è durissima a causa dello “zoccolo duro” di quei funzionari ministeriali anti armi che da sempre perseguono una politica personale indipendente da quello dell’esecutivo eletto. Fisat non chiedeva di meglio. Dopo tanti silenzi e ammiccamenti vari, finalmente – sempre grazie agli appassionati di Fisat, cittadini onesti che si sono messi in gioco personalmente – è stato possibile ottenere l’attenzione di un partito di governo che si sta fattivamente interessando al nostro problema. La battaglia riparte ai primi di settembre, periodo in cui Simone Ciucchi, presidente di Fisat, sarà chiamato a riferire presso la I Commissione della camera dei deputati che in seguito redigerà un parere cui seguirà l’approvazione in sede di consiglio dei ministri che dovrà tener conto anche di quel parere.
"Sarà molto dura ma vi terremo informati su tutto, senza segreti", riferisce Ciucchi. "Anche se la decisione finale rimane al consiglio dei Ministri – in cui la Lega Nord non è sola – il fattivo impegno di ben due Ministri del Governo ci lascia ben sperare".
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