Fondazione Una pubblica il manifesto Paladini del territorio

A pochi giorni dall’operazione Paladini del territorio, che si terrà dal 21 al 29 maggio, Fondazione Una chiarisce i punti fondamentali della figura del cacciatore nella difesa dell’ambiente e della biodiversità

Dal 21 al 29 maggio si terrà in tutta Italia l’operazione Paladini del territorio, un’iniziativa di Fondazione Una (Uomo, natura e ambiente) volta a enfatizzare il ruolo dei cacciatori nella tutela dell’ambiente e della biodiversità, che si concretizzerà in una serie di operazioni di ripristino ambientale e pulizia dell’inquinamento provocato dall’uomo sul territorio da parte di volontari cacciatori. Al momento Fondazione Una ha raccolto le adesioni di oltre 70 sezioni locali delle associazioni venatorie italiane suddivise in 15 regioni differenti, ma l’elenco è ancora in costante aggiornamento.

A pochi giorni dall’inizio dell’operazione, Fondazione Una ha pubblicato un manifesto redatto in 10 punti, che chiarisce quali sono le azioni che ogni cacciatore dovrà perseguire per agire sul territorio in maniera sostenibile e dimostrarsi un vero Paladino del territorio.

Il Manifesto del Paladino del Territorio contiene le seguenti indicazioni:

  1. Salvaguardare la biodiversità e gli equilibri naturali di flora e fauna. 
  2. Tutelare le specie protette e lottare contro la pratica illecita del bracconaggio, che non solo rappresenta un problema per la conservazione della faunama danneggia anche la reputazione di una caccia sostenibile.
  3. Vigilare costantemente sullo stato di salute dell’ambiente nel suo territorio, ad esempio rilevando situazioni a rischio di incendio o la diffusione di malattie nella fauna selvatica.
  4. Intervenire nei confronti della fauna problematica a tutela di equilibri faunistici, habitat, reticolo idrico, patrimonio forestale e imprese agricole, e della pubblica incolumità.
  5. Essere parte attiva nella risoluzione dei problemi di inquinamento del territorio attraverso l’organizzazione di iniziative aperte alla cittadinanza.
  6. Supportare le comunità locali in occasione di emergenze ambientali e sanitarie, come avvenuto attraverso le donazioni a favore di enti, associazioni e ospedali durante la pandemia di Covid-19, e ora nel monitoraggio, contenimento e prevenzione della diffusione della peste suina africana o altre patologie della fauna.
  7. Promuovere lo sviluppo di una filiera della carne di selvaggina completamente tracciabile, acquisendo le competenze tecniche e operative per il corretto trattamento della carcassa della grossa selvaggina e, a seguire, valorizzandone le caratteristiche di sostenibilità e la qualità nutrizionale. 
  8. Promuovere una concezione moderna della caccia, da intendersi anche come attività che opera a favore della sostenibilità ambientale e a vantaggio della comunità e del territorio.
  9. Dialogare e confrontarsi in maniera aperta e scevra da pregiudizi con gli altri attori impegnati sui temi della ruralità e dell’ecologia, per trovare nuovi spazi di collaborazione a tutela dell’ambiente e della biodiversità.
  10. Farsi orgogliosamente testimone e sempre più portavoce di un modello di cacciatore responsabile, che si prende cura dell’ambiente, del territorio e della comunità.

 

Qualunque realtà venatoria locale o singolo cittadino interessato a partecipare può scrivere a paladini@fondazioneuna.org per avere tutte le indicazioni ed essere parte di questo grande progetto.