Franco Gussalli Beretta ha pubblicamente commentato la crisi di governo, nell’ambito del proprio ruolo istituzionale di presidente di Confindustria Brescia e non ha certo utilizzato eufemismi, definendo la caduta del governo Draghi “inspiegabile” e dimostrazione di “irresponsabilità di gran parte della classe politica”. Per Gussalli Beretta, la crisi è stata determinata “esclusivamente da personalismi che dimostrano, da una gran parte della classe politica, la mancanza di consapevolezza della difficile realtà italiana e internazionale, su cui pesano le incertezze della crisi energetica e della guerra russo-ucraina. Si è agito in modo irresponsabile, senza pensare al bene del Paese e dei cittadini”.
“Il rischio concreto, per il mondo delle imprese – sottolinea l’industriale bresciano – è quello di non vedere realizzati alcuni progetti che avevamo da tempo costruito insieme: penso ai piani per intercettare i fondi del Pnrr, su cui corriamo il pericolo di mancare target e scadenze richieste dall’Europa, ma anche alla battaglia per la riduzione del cuneo fiscale portata avanti da Confindustria, che aveva finalmente trovato d’accordo in modo trasversale le forze politiche e i corpi intermedi, e che ora rischia di non essere realizzata. Tra i temi cari alle imprese auspichiamo, nonostante la crisi, il mantenimento delle indicazioni fornite a Confindustria dal ministro Cingolani, che in un incontro dei giorni scorsi aveva garantito per il prossimo inverno la continuità delle forniture energetiche, senza le quali rischieremmo un autentico collasso, così come il rinnovo del Credito d’imposta e il Gas ed electricity release”.
Per Gussalli Beretta, d’altro canto, anche le elezioni annunciate per il prossimo settembre potrebbero non rappresentare la soluzione al problema: “lo scenario che ci aspetta non è incoraggiante. Con l’attuale legge elettorale, l’assenza di leadership in grado di modernizzare il Paese e un presumibile ulteriore frazionamento dei partiti, appare difficile l’emergere di un chiaro esito elettorale”.