La pistola integralmente silenziata Makarov Pb, icona della Guerra fredda e delle truppe d’elite dell’Unione Sovietica, secondo il quotidiano russo Izvestia sta per essere ridistribuita a tutte le forze speciali e agli ufficiali delle forze di ricognizione
Il fatto è che quest'arma, concepita negli anni negli anni ’60 e distribuita agli Spetznaz come agli agenti operativi del Kgb (che comunque disponevano di armi silenziate e occulte…ben più sofisticate) è uno strano ritorno al passato, dopo l’adozione negli anni ’80 della pistola Pss calibro 7,62×41 Sp4 che utilizza munizioni speciali silenziate con pistone prigioniero. Quest’ultima, fu davvero una arma rivoluzionaria, molto compatta e “discreta” nel funzionamento ma evidentemente, non deve poi aver convinto i suoi operatori. La differenza tra le due in merito a pesi e ingombri però, è netta: la Pss misura 170 millimetri e pesa 850 grammi mentre la Makarov Pb (Pistolet besshumnyj, pistola silenziata) è lunga 310 millimetri e pesa 970 grammi.
La Makarov Pb o 6P9 secondo la codificazione russa Grau, per quanto evidentemente basata sul modello Makarov calibro 9×18, è stata radicalmente ridisegnata e ottimizzata da Alexandr Andre'evich Deryagin e prodotta negli impianti della Izhevsk Mechanical Plant.
Si tratta di un progetto originale, è una pistola integralmente silenziata ma con una seconda camera di espansione cilindrica, amovibile: questo per ridurre gli ingombri nel trasporto, infatti senza questa parte, la Makarov Pb misura 170 millimetri.
Il meccanismo di scatto è di tipo misto con cane esterno, analogo a quello della Makarov così come il sistema di smontaggio ma la canna, viceversa, è dotata di una serie di fori che, sì, “rallentano” ulteriormente la palla del 9×18 che è già subsonica (la V° è di circa 320 metri/secondo) ma servono anche a originare, insieme al rivestimento radiale di rete d’acciaio e al contenimento cilindrico esterno, una prima camera di moderazione. Di fatto però e grazie a questo “primo stadio”, la velocità di uscita della palla del 9×18 nella versione Makarov Pb risulta essere di 290 metri/secondo. Pare che i progettisti, considerando al limite i valori velocitari originali della munizione, l’incostanza di certi lotti militari e l’eventualità di temperature esterne elevate (e/o munizionamento esposto direttamente al calore) abbiano preferito stare dalla parte della ragione…
La seconda parte del sistema di silenziamento, si avvita alla camera integrata al fusto ed è costituita da tre dischi di acciaio inclinati e forati centralmente, assemblati su una slitta che si infila in un cilindro d’acciaio che li contiene: tale schema tra l’altro, è stato abbondantemente copiato 50 anni dopo… da quasi tutti i produttori americani di moderatori di suono anche se, interpretato e rivisitato nei materiali (titanio o inconel) e nelle lavorazioni (per asportazione di materiale o deposizione 3D) e prontamente ribattezzato “Monocore”. In caso di emergenza, la Makarov Pb può sparare anche senza il secondo modulo ma la traccia sonora, ovviamente, risulta più elevata.
Realizzando una nuova camera intorno alla canna, nella versione Pb non si poteva più utilizzare la molla di ritorno avvolta sopra di essa e il progettista, inoltre, doveva anche risolvere la questione del carrello. La molla di ritorno quindi, è stata spostata nel dorso dell’impugnatura e compressa nel riarmo da una articolazione a due rebbi in fulcrata ai lati del caricatore: la parte anteriore del carrello sparisce, sostituita da due costole laterali rinforzate, entro cui scorrono i rebbi della nuova molla di ritorno (vedi schema comparativo). Semplice e geniale.
Le ragioni del ritorno della Makarov Pb possono essere molteplici, di fatto la munizione silenziata 7,62×41 Sp4 potrebbe non essere risultata convincente sotto il profilo terminale o della gittata pratica, potrebbe essere una risposta “politica” (o psyops…) al grande interessamento degli Usa in merito alle armi con moderatore di suono, potrebbe infine dimostrare l’altrettanto crescente richiesta da parte degli operatori delle Forze speciali di armi sempre più discrete soprattutto in riferimento all’aumento delle guerre asimmetriche e degli scontri ravvicinati in ambito urbano.
La Makarov Pb viene solitamente fornita con apposita fondina in cuoio entro cui viene solitamente portata smontata, fondina suddivisa in tre scomparti: uno per la pistola, uno per il secondo stadio moderatore e uno per un secondo caricatore da 8 colpi; sul fianco poi ed esternamente, trova posto anche lo scovolo per la pulizia dell’arma.