Ecco quanto ci scrive Giulio Ricca, consigliere nazionale Caccia e Ambiente, a commento delle elezioni:
Abbiamo assistito con trepidazione allo svolgersi di questa tornata elettorale e, almeno da parte nostra, abbiamo letto i risultati come una sconfitta del nostro mondo.
L’associazionismo venatorio è ormai fallito: ha come sempre sparpagliato il voto degli iscritti, a destra e a sinistra senza fare corpo unico con i partiti che sono scesi in campo direttamente e subito si pensa a Crs (Civiltà rurale sviluppo) e poi ancora ai partiti che comunque hanno appoggiato chi non si è vergognato della caccia e delle armi: Caccia e Ambiente/Udc e, se vogliamo, i partiti che hanno accettato in coalizione il mondo venatorio e parlo di Oscar Giannino e il suo Fare per fermare il declino. A onor del vero si potrebbe citare a margine anche Maria Cristina Caretta, ove in sede di discussione/discesa in campo si fosse esposta o schierata meglio!
La cosa brutta, direi la più brutta, è stata assistere ad un attacco a 360° da parte dei cacciatori a tutti quelli che in qualche modo ci hanno messo faccia e soldi! La cosa ancor peggiore è lo sparpagliamento delle forze attive, il nostro attaccamento atavico all’orticello! Pochi sono stati i supporti ,tanti gli attacchi, a quale pro mi chiedo? Sia sui siti sia sui blog, uno stillicidio di commenti e improperi, condanne e anatemi, critiche(sempre sterili) e ingiurie… senza mai un proponimento, senza mai una firma con nome e cognome,senza mai un aiuto…
Il mondo degli appassionati di armi, quali i tiratori di diverse discipline in genere o i possessori in generale, pare neanche fossero esistiti! Dicasi lo stesso per gli agricoltori/allevatori e i pescatori, le prossime vittime del brambillismo ormai imperante. Eppure il nostro mondo venatorio e armiero ha vissuto momenti di ansia profonda quando qualche parlamentare si svegliava con la voglia di qualche restrizione! Eppure nulla: acredine, cattiveria, invidia, ignavia e quanto più se ne possa dire contro tutto e tutti! Tutti si ricordano l’incontro tra Caccia Ambiente e le associazioni venatorie al Game Fair: promesse e basta, tutti hanno assistito alla discesa in campo di Civiltà rurale Caccia Ambiente e poi, in una provincia che conta quasi 30.000 cacciatori, gli hanno dato solo 5.000 voti! Vergogna! Cosa pensate di fare così? Cosa si pensa di ottenere con tutto ciò?
Visto il momento favorevole, dato dalla quasi certa ingovernabilità che verrà, dobbiamo assolutamente unirci, mettere da parte le visioni brescianocentriche della caccia, che si è visto dove portano… dobbiamo sederci tutti a un tavolo senza preconcetti contro” i terroni” di Caccia e Ambiente, dobbiamo sederci con sincerità e onestà, dobbiamo far sedere anche i rappresentanti del mondo agricolo, dobbiamo chiamare i pescatori sia dilettanti che professionisti, tutte le associazioni venatorie, smascherando quelle che non ci danno una mano perché ancora legate al marciume politico, facendo nomi e cognomi di chi ha detto di no e di chi ancora una volta dirà di no! Dobbiamo soprattutto chiamare quei politici che sono dichiaratamente cacciatori e chiedergli, spogliandosi dei loro colori, di fare fronte unico con noi!
Signori, siamo alla resa dei conti, la gente non arriva a fine mese e noi non possiamo presentarci a parlare di caccia e di fucili, ma dobbiamo insieme agli attori sopradetti, sottolineare quanto valiamo in termini economici, dobbiamo smascherare gli pseudo ambientalisti, dobbiamo sdoganare il nostro mondo.
Siamo tutti figli di questa passione siamo tutti spighe di una campo di grano che può sfamare tante bocche, ma se la tempesta si abbatte su di noi a una a una tutte le spighe cadranno al suolo, se invece ci uniamo come un covone saremo indistruttibili!