I dati nazionali sugli incidenti di caccia
Il Cncn (Comitato nazionale caccia e natura) ha reso noti i dati relativi agli incidenti di caccia avvenuti nel 2006, a confronto con gli incidenti collegati alle altre attività all’aria aperta. A fronte di 23 decessi direttamente legati all’attività venatoria, si sono verificati 124 incidenti mortali per nuoto e balneazione, 91 per escursionismo, 40 nel volo sportivo, 39 nella raccolta funghi, 36 nell’alpinismo, 35 nell’attività subacquea, 23 nella pesca, 13 nello …
Il Cncn (Comitato nazionale caccia e natura) ha reso noti i dati relativi agli
incidenti di caccia avvenuti nel 2006, a confronto con gli incidenti collegati
alle altre attività all’aria aperta. A fronte di 23 decessi direttamente legati
all’attività venatoria, si sono verificati 124 incidenti mortali per nuoto e
balneazione, 91 per escursionismo, 40 nel volo sportivo, 39 nella raccolta
funghi, 36 nell’alpinismo, 35 nell’attività subacquea, 23 nella pesca, 13 nello
sci e 17 per Jogging, calcio e ciclismo. Scopo di questa ricerca, controbattere
“con fermezza e in maniera rigorosa e documentata la periodica campagna di
disinformazione messa in atto dai più irriducibili abolizionisti. Per
avvalorare la loro tesi”, si legge nel comunicato, “con numeri ad alta
sensazione e di grande impatto sulla pubblica opinione, alcuni anticaccia non
si fanno il minimo scrupolo di elencare fra i morti e i feriti “per caccia” un
grande numero di povere vittime di comunissimi malori e infarti che, vale la
pena ricordarlo, colpiscono oltre 200 mila italiani ogni anno”.