Nell’immagine che ritrae il gruppo presso un blindato danneggiato Aifv o Ypr-765 (consegnato dall’Olanda all’Ucraina), l’uomo accucciato abbraccia un Ak-12 “prima versione” (2016) che in realtà sarebbe la seconda dato che il modello originale del 2012 non venne accettato, l’ultimo uomo sulla destra imbraccia invece la “seconda versione” dell’Ak-12 (2020) e molto probabilmente, si tratta anche della versione Ak-12Sp o Spetznaz Special .
Andiamo con ordine: la “prima versione” si distingue a prima vista per una calciatura regolabile stile Ar-15 e con leva di regolazione interna al profilo, la “seconda versione” adotta invece una calciatura polimerica ma “minimalista” e con leva a farfalla per la regolazione dell’estensione ubicata in alto e contro il calciolo.
Le differenze, però, non finiscono qui e sono più sostanziali tra i due modelli: l’Ak-12, diciamo Gen2, differisce per un gruppo impugnatura ridisegnato, interamente polimerico e con ponticello del grilletto integrato, nuova mira posteriore non più a cursore ma con diottra elevabile, con regolazione della distanza tramite rotazione di un tamburo graduato posto alla sua base. Non solo, la versione ultima ha 4 selezioni di tiro contro le 3 precedenti: sicura, semiauto, raffica limitata a 2 colpi, raffica libera. Il selettore invece, pur mantenendo posizione e forma tipiche degli Ak, è dotato di un particolare appoggia indice che agevola il movimento della leva selettrice: azione possibile, adesso, senza dover abbandonare l’impugnatura a pistola.
Torniamo adesso alla versione sempre Gen 2 ma destinata agli Spetznaz: questa differisce dalla versione base per alcune aggiunte e modifiche, un sottile appoggia guancia elevabile sulla calciatura, una ulteriore e più corta levetta di selezione (ambidestra) alla base della più grande e tradizionale leva che consente un azionamento con il pollice e, infine, è priva della modalità di raffica limitata a 2 colpi.
Per adesso, la foto confermerebbe soltanto che il Kalashnikov Ak-12Sp è giunto nella mani degli Spetznaz e sino a quando non vi saranno altre evidenze fotografiche, difficile dire se sia in distribuzione diffusa presso le altre truppe. Non sembrerebbe, dato che i restanti elementi del gruppo sono ancora dotati di Ak-74 anche se con moderatore di suono e lanciagranate Gp-25 sotto-canna.
Le principali caratteristiche dell’Ak-12 calibro 5,45×39 sono: canna lunga 415 millimetri (16,3 pollici), peso di 3.500 grammi circa a vuoto, cadenza di tiro di 700 colpi/minuto, lunghezza di 922 millimetri con calcio aperto e 688 millimetri con calcio ribaltato; impiega caricatori polimerici da 30 colpi con finestre trasparenti per la visualizzazione dei colpi.