Sono così stupito che faccio gli scongiuri. Intanto l’approvazione, il 13 maggio scorso, del cosiddetto “pacchetto sicurezza” che contiene alcune norme che ci interessano più o meno direttamente. Che, comunque, stabilisce un principio non così scontato per il nostro ordinamento: il cittadino può difendersi. Con gli spray al capsicum, per i quali il ministero dell’Interno dovrà emanare uno specifico regolamento; attraverso associazioni di volontari che potranno segnala…
Sono così stupito che faccio gli scongiuri. Intanto l’approvazione, il 13
maggio scorso, del cosiddetto “pacchetto sicurezza” che contiene alcune norme
che ci interessano più o meno direttamente. Che, comunque, stabilisce un
principio non così scontato per il nostro ordinamento: il cittadino può
difendersi. Con gli spray al capsicum, per i quali il ministero dell’Interno
dovrà emanare uno specifico regolamento; attraverso associazioni di volontari
che potranno segnalare alle forze dell’ordine situazioni di disagio sociale e
di pericolo; contro gli atti arbitrari dei pubblici ufficiali (si esclude la
condanna per oltraggio). Grazie all’approvazione del ddl sicurezza, tra le
altre cose, nascerà anche l’albo dei “buttafuori”. Non l’ordine del pugno di
ferro come qualcuno ha paventato, ma senz’altro un po’ d’ordine che non guasta,
se applicato razionalmente.
Le armi non c’entrano, naturalmente. Ma la riaffermazione del principio della
difesa del cittadino che sembra essere molto caro al ministro dell’Interno
Roberto Maroni e ad altri esponenti di punta del governo, per ora ci basta.
Segnaliamo questo aspetto al nuovo direttore della Area armi ed esplosivi del
ministero dell’Interno, che è da lunedì 11 maggio il primo dirigente della
polizia di Stato, Maria Paravati. Proviene dalla questura di Brescia e prima da
Napoli, dove dirigeva la Divisione polizia anticrimine. In passato ha svolto
l’incarico di dirigente della Squadra mobile di Catanzaro e di vice dirigente
della Criminalpol Emilia-Romagna. Ha diretto altresì l’ufficio Misure di
prevenzione della questura di Reggio Calabria e Napoli nonché la Sezione
antiriciclaggio del Servizio centrale operativo di Roma. Un’ottima esperienza
sul campo che ci auguriamo possa mettere a buon frutto anche in un ufficio che
negli ultimi anni è stato un po’ troppo concentrato (spesso pretestuosamente) a
rendere difficile la vita agli appassionati e alle aziende del settore.
Avrà a che fare con Maria Paravati il nuovo presidente dell’Associazione
nazionale produttori armi e munizioni (Anpam), Nicola Perrotti: «Nell’accettare
con grande entusiasmo l’incarico conferitomi», ha dichiarato il neo presidente,
«sono perfettamente consapevole di assumere un compito reso sempre più gravoso
da una incessante campagna di disinformazione. In questo mio lavoro quotidiano
mi aiuterà, tuttavia, lo stimolante esempio di tutto quanto Carlo Peroni è
riuscito a compiere in un così lungo periodo in difesa dell’intero comparto».
Anche l’avvocato bresciano, insomma, si troverà a difendere gli appassionati e
le aziende del settore. Appena trentacinquenne, Perrotti è consulente legale di
Beretta holding dal 2007.
Concludo questa serie di notizie dell’ultima ora con alcuni buoni consigli per
il voto alle imminenti Europee. Non posso dire se i candidati che vi segnalo
difenderanno gli interessi degli appassionati, ma hanno almeno firmato il
manifesto della Federazione dei cacciatori europei (Face). L’atto formale
impegnerà ciascun candidato, una volta eletto, ad aderire all’Intergruppo
“Caccia sostenibile, biodiversità, attività rurali” del parlamento europeo.
Ve li elenco divisi per circoscrizioni. Italia Nord-occidentale: Enzo Fozzato
(lega Nord); Italia Nord-orientale: Sergio Berlato (pdl), Roberto Ciambetti
(lega Nord); Italia centrale: Catiuscia Marini (pd), Paolo Bartolozzi (pdl),
Palmiro Ucchielli (pd), Monica Baldi (l’autonomia); Italia meridionale: Andrea
Losco (pd), Raffaele Criscuolo (lega Nord). La lodevole iniziativa è del sito
bighunter.it, collegandosi al quale i lettori eventualmente potranno leggere
aggiornamenti e considerare i nuovi firmatari.