Tutelare la professionalità dei corpi di Polizia provinciale e garantire il servizio di controllo e salvaguardia del patrimonio faunistico-ambientale, è questo il duplice obiettivo di un Progetto di Legge presentato dal consigliere Sergio Berlato, capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d'Italia – An – Mcr, per l'istituzione del Servizio di Vigilanza ambientale della Regione del Veneto. Tale servizio, ha spiegato Berlato nel corso della conferenza stampa di presentazione, fino ad oggi svolto dal personale dei Corpi di Polizia provinciale, rischia di non poter più essere espletato, poiché il Legislatore nazionale ha stabilito che suddetti corpi debbano essere sciolti ed il personale distribuito nelle Polizie locali municipali non svolgendo più le proprie funzioni ambientali, salvo che non intervenga la Regione attraverso una normativa ad hoc.
"Il Veneto – ha proseguito l'esponente di FdI – presenta al suo interno una serie di territori estremamente diversificati ricompresi negli ambiti di protezione e salvaguardia nazionale ed europea, che necessitano di un'attività permanente di vigilanza e sorveglianza. Anche perché tale patrimonio costituisce la leva della filiera economica della Regione, di quella turistica e di quella agricola. Per queste ragioni è opportuno ipotizzare per i Corpi e Servizi di Polizia provinciale una soluzione che consenta la tutela professionale e la garanzia del presidio ambientale. Berlato ha ricordato che tali Corpi attualmente svolgono le funzioni di vigilanza venatoria, ittica e ambientale, di controllo dello sfruttamento del suolo e sottosuolo, cave estrattive, sbancamenti, di vigilanza zoofila e di protezione degli animali".
Nel progetto di Berlato il Servizio di Vigilanza ambientale della Regione Veneto sarà quindi costituito da un nucleo fortemente specializzato nel contrasto dei reati contro il patrimonio faunistico-ambientale (caccia, pesca, ambiente), che svolgerà l'attività di controllo sulle funzioni in capo alla Regione, utilizzabile in tutto il territorio regionale, per non disperdere le competenze acquisite ed evitare il rischio, su materie così esposte e sensibili, di impiegare molti anni per formare professionalità ex novo.
"Abbiamo presentato questo progetto di legge – ha ribadito il consigliere di FdI – che prevede la riattribuzione alla Regione delle competenze in materia di caccia, pesca, agricoltura e ambiente, nonché delle necessarie risorse, non solo per garantire la continuità di questo servizio di pubblica utilità, ma anche per garantire gli stipendi al personale, che altrimenti, dal primo novembre, non potrebbero più ricevere. Personale – ha concluso Sergio Berlato – che non può più essere in balia dell'incertezza determinata da questa legge di riordino nazionale, che ha messo in confusione e ha creato solo disservizi a scapito dei territori e dei cittadini".