Il “Soldato futuro” fa passi in avanti
I prototipi sono ormai pronti e alcune componenti sono in fase di sperimentazione su vari teatri operativi. Si tratta del sistema “Soldato futuro”, l’ambiziosa risposta italiana al progetto statunitense Land warrior che si propone di rendere sempre più efficiente e adeguata agli scenari operativi la figura del fante. Il programma prevede un elmetto con visore notturno e diurno, occhiali balistici con funzione anti-laser, micro auricolare e microfono labiale per il …
I prototipi sono ormai pronti e alcune componenti sono in fase di
sperimentazione su vari teatri operativi. Si tratta del sistema “Soldato
futuro”, l’ambiziosa risposta italiana al progetto statunitense Land warrior
che si propone di rendere sempre più efficiente e adeguata agli scenari
operativi la figura del fante. Il programma prevede un elmetto con visore
notturno e diurno, occhiali balistici con funzione anti-laser, micro auricolare
e microfono labiale per il collegamento con i commilitoni e con la struttura di
comando. Previsto anche un sistema Gps per la localizzazione della posizione e
il riconoscimento delle truppe “amiche” in battaglia. La tuta da combattimento
sarà ignifuga, climatizzata e trattata in modo da ridurre al minimo l’emissione
termica, rendendo più difficile l’individuazione del soldato agli infrarossi.
Ogni soldato avrà un display per la visualizzazione dei dati e la cartografia,
nonché un mini computer collegato a un apparato ricetrasmittente per
l’elaborazione delle informazioni. Il problema attuale è solo il peso di tutta
questa tecnologia: 47 chilogrammi compresa l’arma individuale, ma per il 2008
si prevede di riuscire a scendere fino a un massimo di 20 chilogrammi. Il
progetto è costato, finora, 18 milioni di euro e lo stanziamento per il 2006 è
di 5 milioni e 300 mila euro. Una volta arrivati alla distribuzione effettiva,
però, la combinazione di combattimento per ciascun soldato avrà un costo di
circa 30 mila euro.